REDAZIONE REGGIO EMILIA

Un vero processo simulato. Gli studenti-attori in aula

L’iniziativa di domani concluderà i ‘Percorsi di legalità’ organizzati dall’Anm. Previsto un saluto del presidente del tribunale Beretti e del procuratore capo Paci. .

Un vero processo simulato. Gli studenti-attori in aula

Studenti che per una mattina indosseranno la fascia tricolore e saranno giudici popolari, chiamati a esprimersi su un caso di uxoricidio ispirato a una storia vera, non avvenuta a Reggio e la cui sentenza è già definitiva. Oppure che, a gruppi, affiancheranno le parti del processo, a cui daranno il loro contributo di idee. Avvocati che, per qualche ora, si trasformeranno nei giudici togati o nel pubblico ministero; giudici che invece si metteranno nei panni del difensore. Si confronteranno e si scontreranno nell’aula della Corte d’Assise, supportati dall’entusiasmo degli studenti delle scuole superiori reggiane: tutti insieme cercheranno di ricostruire la verità dei fatti. E intanto si rifletterà sui valori della giustizia, condividendoli coi più giovani. L’iniziativa concluderà i ‘Percorsi di legalità’ organizzati dall’Anm, l’Associazione nazionale magistrati la cui sottosezione reggiana è presieduta dal giudice civile Camilla Sommariva ed è composta dai giudici penali Silvia Guareschi e Matteo Gambarati.

Domani (sabato 18 maggio), sarà la volta del momento più solenne: il processo simulato, che coinvolgerà tre istituti superiori, ovvero lo ‘Scaruffi-Levi-Tricolore’, il ‘Galvani-Iodi’ di Reggio e il convitto ‘Corso’ di Correggio. Dapprima i ragazzi incontreranno i rappresentanti delle forze dell’ordine reggiane – carabinieri, polizia di Stato, polizia penitenziaria e polizia locale – nel cortile interno del tribunale, che spiegheranno loro come funziona l’attività di indagine. Poi a metà mattina si aprirà il processo davanti alla Corte d’Assise, al quale prenderanno parte anche attori della compagnia teatrale reggiana ‘MaMiMò’ – ha pure tenuto laboratori con i detenuti – che insceneranno i testimoni. È previsto un saluto del presidente del tribunale Cristina Beretti (foto) e del procuratore capo Calogero Gaetano Paci.

Nell’ambito dell’iniziativa, che era stata proposta anche l’anno scorso, alcuni magistrati sono andati nelle scuole per spiegare il mondo della giustizia. Ieri invece è stata una classe dello ‘Scaruffi’, la cui dirigente scolastica è Domenica Tassoni, a visitare il tribunale, accompagnata dalle docenti Mirna Marmiroli e Nicoletta Incerti Vezzani: con la guida dei giudici Guareschi e Gambarati, gli studenti hanno visitato gli uffici e seguito un’udienza davanti al tribunale collegiale.

Alessandra Codeluppi