DANIELE PETRONE
Cronaca

Segregata, drogata e violentata la sera della vigilia di Natale: 20 ore di inferno

Vittima una 39enne reggiana. Lui, 46 anni, l'avrebbe invitata a casa, offerto stupefacenti e alcol. Poi l'avrebbe aggredita al volto causandole uno sfregio permanente e costretta a subire diversi rapporti sessuali. Arrestato. Il Comune si costituirà parte civile

Drogata, fatta bere e chiusa a chiave in casa: violentata per ore alla vigilia di Natale una reggiana di 39 anni

Drogata, fatta bere e chiusa a chiave in casa: violentata per ore alla vigilia di Natale una reggiana di 39 anni

Reggio Emilia, 14 gennaio 2024 - Segregata, drogata e violentata la sera della vigilia di Natale. Lui l'avrebbe invitata a casa, offerto droga e alcool. Poi l'avrebbe aggredita al volto causandole uno sfregio permanente e costretta a subire diversi rapporti sessuali.

Ma i carabinieri lo hanno arrestato e portato in carcere. A finire in manette, un 46enne straniero domiciliato a Reggio con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata, deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, lesioni personali aggravate e spaccio di stupefacenti.

Una storia di terribile violenza quella di cui è stata vittima una 39enne reggiana. Stando alle ricostruzioni dei carabinieri l'uomo l'avrebbe segregata per circa venti ore, drogata e approfittato di lei. I due si conoscevano e lei era già stato a casa sua in passato. Lui l'ha avvicinata nei pressi della stazione ferroviaria la sera della vigilia con l'intento di offrirle da bere e da mangiare. La donna ha accettato. Una volta arrivati nell'appartamento, l'uomo le ha dato una dose di crack e diversi superalcolici. Poi l'ha chiusa a chiave in camera da letto. L'ha colpita al volto e alla testa, afferrandola per il collo. E, approfittando del suo stato di alterazione psicofisica, l'avrebbe costretta a fare sesso.

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Solo venti ore dopo, l'uomo l'ha portata fuori casa abbandonandola nei pressi di una fermata dell'autobus. La donna sanguinante al volto e tumefatta, ha chiesto aiuto ad alcuni passanti e nel tardo pomeriggio di Natale è stata portata in ambulanza all'ospedale Santa Maria Nuova dov'è stata ricoverata con 15 giorni di prognosi per le lesioni oltre a uno sfregio al viso che le resterà per sempre emerso durante gli accertamenti.

I carabinieri, allertati dal personale medico, sono andati a sentire la sua deposizione in ospedale. La donna ha raccontato e denunciato tutto, indicando anche l'abitazione dove i militari hanno eseguito una perquisizione, sequestrando materiale probatorio volto a confermare il racconto della vittima e rinvenendo tracce di sangue sul materasso. Le indagini hanno portato la procura a chiedere e ottenere dal gip del tribunale di Reggio la custodia cautelare in carcere, misura eseguita ieri nei confronti del 46enne.

 Il Comune si costituirà parte civile 

“Il Comune di Reggio Emilia si costituirà parte civile e si metterà a disposizione di questa donna con tutte le strutture e le collaborazioni in atto per accompagnare il suo percorso di recupero”. Lo assicura il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi che interviene sulla vicenda che ha portato all'arresto del 46enne accusato di aver segregato, sfregiato e violentato una 39enne che aveva invitato a casa la sera della Vigilia di Natale. “Esprimiamo un sentimento di vicinanza alla vittima di questo brutale episodio - continua Vecchi -. Il Comune di Reggio Emilia non si è mai voltato dall'altra parte quando si sono verificati episodi di violenza contro le donne, e questo non accadrà nemmeno in futuro. L'Amministrazione si costituirà parte civile contro l'uomo che ha sfregiato, violentato e picchiato una donna all'interno del suo appartamento e proporremo alle associazioni con le quali collaboriamo da anni su questi temi di essere al nostro fianco”. Infine, Vecchi invita a lottare duramente contro la violenza di genere: “Ogni tre giorni in questo Paese una donna viene uccisa, è un dato che lascia allibiti e che ci costringe a riflettere tutti quanti sullo stato di civiltà della nostra società. Viviamo in un mondo che resta tutt'oggi permeato di un maschilismo violento che è insopportabile e il cambiamento deve avvenire a partire proprio a partire dagli uomini. C'è bisogno di una repressione di questi episodi che non deve essere indulgente. Casi come quello di Reggio Emilia sono imperdonabili”.