Reggio Emilia, uno spettacolo speciale a teatro: "I disabili sanno sognare"

Cristian, affetto da atrofia spinale, e Benedetta quasi amici e attori. Sul palco dell’Eden di Puianello racconteranno che i limiti non esistono

Benedetta Pigoni con Cristian Viscione, insieme hanno ideato 'Corpo Celeste'

Benedetta Pigoni con Cristian Viscione, insieme hanno ideato 'Corpo Celeste'

Reggio Emilia, 29 maggio 2023 – Chi ha detto che un disabile non possa sognare di diventare un astronauta o recitare su un palcoscenico? Ce lo insegna Cristian Viscione, 24enne reggiano, affetto dalla Sma, l’atrofia spinale muscolare. Non parla, ma comunica solo attraverso uno schermo di un computer sul quale scrive dal suo lettino tramite uno speciale joypad. E proprio in questo modo, con la sua mente brillante da fare invidia a chiunque, stasera alle 20.30 al cinema Eden di Puianello (ingresso a offerta libera: i fondi saranno utilizzati per continuare il progetto tramite l’associazione Favola Semplice) metterà in scena lo spettacolo dal titolo ’Corpo Celeste’ ideato assieme alla sua amica Benedetta Pigoni, 23enne reggiana, aspirante attrice e allieva drammaturga alla civica scuola di teatro ‘Paolo Grassi’. E con loro hanno collaborato i ragazzi della classe 1ª A della scuola media Andrea Balletti di Quattro Castella, che hanno recitato, creato sagome, registrato le voci e contribuito a scrivere la storia.

"Anche chi è immobile su una carrozzina ha sogni, desideri e paure. Il vero limite non è la malattia, ma solo sé stesso", la grande lezione di vita di Cristian. Ma ve lo ricordate? Tre anni fa pubblicò un annuncio provocatorio su Facebook – riportato dal Carlino – che fece il giro d’Italia: "Pago 7 euro all’ora per trovare amici". Venne subissato

di richieste. Ma molte di queste dettate da ‘pietismo’, proprio ciò che Cristian non vuole.

Ma tra quelle ‘vere’ "arrivò proprio un messaggio di Benedetta – racconta –. Sembrava carina, intelligente e anche discretamente bella, ma l’apparenza inganna e rimasi fregato (in realtà è veramente come l’ho descritta, ma meglio non dirglielo spesso). Proprio in quel periodo scoppiò la pandemia, non potendo uscire di casa un giorno lei andò in bagno, al suo ritorno mi chiese ’Ma tu cos’hai fatto nel frattempo?’ e io risposi ’Sono campione del mondo di fissazione dei soffitti’. Da lì nacque l’idea di raccontare la disabilità in modo insolito, lasciando libera la fantasia che risiede in ognuno di noi e pure in modo meno politicamente corretto, cosa che ci piacerebbe potesse succedere nel mondo cinematografico, senza più quella sensazione di pietismo che, salvo qualche eccezione come ad esempio ‘Quasi Amici’, al giorno d’oggi non ha più senso far esistere nei confronti del ‘diverso’".

Cristian ama dire che "finge di essere disabile". Così come Benedetta fingerà di farlo sul palco nello spettacolo di stasera (che debutta davanti al grande pubblico, mentre è già stato messo in scena per alcune scuole) interpretando Celeste, affetta dalla Sma, che sogna ad occhi aperti di diventare un’astronauta in un viaggio alla scoperta di sé stessa".