Meme Reggiano in campo: "I miei manifesti elettorali per scuotere i candidati"

La provocazione satirica del fenomeno social Salvatore Cusimano: "È importante parlare anche con i giovani, sono il futuro di questa città"

Manifesti elettorali, la provocazione satirica del fenomeno social Salvatore Cusimano

Manifesti elettorali, la provocazione satirica del fenomeno social Salvatore Cusimano

Reggio Emilia, 2 aprile 2024 - Ha fatto oggi la sua comparsa su diversi cartelloni pubblicitari nei punti caldi della città il volto di Salvatore Cusimano, meglio conosciuto come il Meme Reggiano, 23enne di Montecchio, protagonista dei social reggiani con quasi 28mila follower attivi sul profilo Instagram. Cerchiamo di capire con un’intervista semi-seria di cosa si tratta…

Un manifesto pubblicitario presuppone – visto il periodo elettorale – una discesa in campo alle amministrative?

"È più probabile che ci sia movimento in centro storico il sabato sera, piuttosto che io mi candidi come sindaco", risponde con ironia il diretto interessato.

Lo slogan scelto per la campagna pubblicitaria ’meno ponghe, più rotonde’, sicuramente farà sorridere i passanti e non passerà inosservato…

"Voglio dare voce a tutte le nostre rotonde, visto che ne abbiamo veramente poche – dice ridendo –, ormai sono i nostri gioielli. Quei pochi turisti che visitano Reggio Emilia ormai ci riconoscono per le rotonde, non più per essere la città che ha dato i natali al Tricolore".

È una mossa di guerrilla marketing, strategia pubblicitaria a basso budget, attuata attraverso tecniche di comunicazione non convenzionali per colpire l’immaginario e stimolare la curiosità degli utenti? Hype? O cos’altro?

"Certo, è una qualcosa che non si vede spesso in giro, una pagina meme che si candida all’elezioni. Ora qui la realtà ha superato la satira, è ora che chi fa satira scenda in politica. Voglio lanciare una provocazione così".

Tra il serio e il faceto, quali sono le priorità del suo programma elettorale?

"Si basa soprattutto su 5 punti: riportare la movida in centro, aprendo almeno 3 discoteche; ogni ponte sul territorio reggiano si dovrà ispirare a quello di Calatrava; i cinni (studenti) avranno diritto a un’ora di pacco scolastico a settimana; erbazzone e un calice di lambrusco offerti ogni lunedì sera per iniziare al meglio la settimana. Infine 500 euro di buono mensile da spendere dal meccanico per riparare la propria auto distrutta dalle strade rovinate".

Cosa boccia e promuove del mandato del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi?

"Boccio su tutto il fatto che non abbia troppo puntato sui giovani e sul divertimento (non è sufficiente organizzare qualche sera all’Arena Rcf al Campovolo) e promuovo su tutto l’aver riqualificato l’area delle Ex Officine Reggiane".

Come giudica il modo di comunicare dei candidati sindaco?

"Ho visto che nessuno di loro punta un granché sui social e penso che sia una mossa sbagliata, perché sono uno strumento molto forte. Dovrebbero capire che è importante parlare anche con i giovani, che sono il futuro di questa città, e far vedere che sono presenti anche in questo campo".

I n chiusura arriva un messaggio rivolto a tutti i reggiani, con incipit in rigoroso dialetto.

" Ragas a m’arcmand! A giugno, prima della vasca in centro o di andare al mare, andiamo tutti a votare!".