"A Riccione è stata una Notte rosa opaco"

Esercenti e imprenditori contro l’evento: "È stato un weekend fiacco, i clienti preferiscono evitare caos e disagi e si tengono alla larga"

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Weekend fiacco, negozi in viale Ceccarini che chiudono prima del solito orario e seconde case vuote. La Notte rosa da tanto tempo non scalda i cuori degli operatori turistici riccionesi, e non lo ha fatto anche quest’anno. "La zona sud, quella dell’Abissinia è caratterizzata da una clientela di titolari di seconde case. Prevedendo problemi di ordine pubblico non è venuta a Riccione – premette Diego Casadei, presidente della Cooperativa bagnini –. Così abbiamo perso una buona clientela ritrovandoci una grande quantità di ragazzini in giro, soprattutto nella notte. Se non altro non abbiamo registrato grossi problemi a sud, mentre le zone calde restano quella centrale, con piazzale Roma, e quella a nord verso il Marano. Noi come bagnini abbiamo dato il nostro contributo con un servizio notturno in tutti gli stabilimenti, dalle terme fino al confine con Rimini. Non si tratta di non volere i giovani. Ci sono quelli che vengono a divertirsi e non creano problemi, e sono i ben accetti, gli altri invece no".

Scettici anche gli albergatori. Vincenzo Leardini dell’omonimo gruppo parla di "weekend fiacco, con la clientela che preferisce rimandare ad altri periodi il soggiorno, senza dimenticare al brutta gente e i problemi in centro. Riccione non ha bisogno di un evento di questo tipo e in questo periodo". Un concetto che si ritrova anche nelle parole del presidente Bruno Bianchini. "Non è stato certo un fine settimane da sold out. Ci sono stati esercenti che spaventati dalla gente che girava hanno preferito chiudere prima le proprie attività. In centro si è assistito ai soliti problemi degli anni passati. Problemi che si registrano anche in altri weekend. Non si tratta quindi di Notte rosa sì e Notte rosa no".

Per il presidente bisogna da una parte intervenire in modo deciso sul fronte della sicurezza e non solo per la Notte rosa. "Già quest’anno la percezione del controllo era maggiore e questo è positivo. Se invece guardiamo al prodotto, allora penso che si debba fare qualcosa, cambiando il format e il periodo. Ma per avere dei riscontri serviranno anni. Non è un processo che si compie nell’arco di una stagione". Anche per Alfredo Rastelli presidente di Confcommercio "va rivisto il format e il periodo", ma "quest’anno dai locali non sono arrivate particolari segnalazioni. Si è lavorato abbastanza bene. Anche a nord dove si temeva l’evento al confine della Beach Arena non ci sono stati problemi. Ma la clientela locale, prevedendo disordini in questo weekend, non si è vista".

Andrea Oliva