"Allarme rosso in corsia, è l’ora della responsabilità"

Il punto sulla pandemia in consiglio. La Lega incalza: "Servono ospedali militari da campo a Rimini"

"Oggi non è il tempo delle polemiche. Perché dobbiamo dare una risposta subito, domani... E la risposta è non far collassare gli ospedali". A ribadirlo è stato Andrea Gnassi, giovedì, facendo il punto in consiglio comunale sulla situazione dell’emergenza sanitaria a Rimini.

Il sindaco è partito dando gli ultimi numeri aggiornati sulla pandemia a Rimini. Dati in parte già noti (l’Ausl aveva fornito il bollettino aggiornato al 2 novembre). "Nei primi quattro giorni di questa settimana – ricorda il sindaco – sono stati comunicati per il Riminese 525 nuovi positivi: proseguendo con questo trend a fine settimana supereremo i 900 positivi, 100 in più della settimana scorsa. Nelle ultime due settimane abbiamo avuto una media di 120 nuovi casi al giorno. Ci sono circa 2.400 casi attivi in questo momento in provincia, 900 solo nel capoluogo. Vale a dire che in provincia ogni 140 persone c’è un positivo attivo". I nuovi positivi nel Riminese sono diventati 25mila ogni 10mila residenti, "mentre nella settimana tra 31 agosto e 6 settembre non si arrivava a 1 ogni 10mila". E anche la percentuale dei positivi sui tamponi fatti è cresciuta molto: dallo 0,7% di fine agosto siamo passati all’8%.

Negli ospedali di Rimini e della Romagna "siamo arrivati al livello rosso (il più critico) che prevede 529 posti letto per i pazienti Covid. Abbiamo già superato il livello arancione, che prevedeva 311 posti per i malati Covid: siamo arrivati a 348 pazienti in Romagna". Nel piano dell’Ausl, Rimini può arrivare a 200 posti letto al livello rosso, contro i 120 del livello arancione. Attualmente i ricoverati tra Rimini e Riccione sono circa 110, di cui 16 in terapia intensiva. "Certo, sono stato fatti degli errori – ammette il sindaco – e sono stati sottovalutati degli aspetti. Penso alla didattica a distanza, ai trasporti... Ma questo è il momento della responsabilità delle istituzioni e di ognuno di noi". Dalla Lega il capogruppo Marzio Pecci incalza: "Proprio perché sono stati fatti errori, evitiamo di ripeterli. Allestiamo ospedali militari da campo dotati di personale e attrezzature adeguate".