Il Bounty di Rimini cerca giovani per la stagione estiva (e scrive ai genitori)

L'idea sembra funzionare: già 200 richieste arrivate e 14 lavoratori confermati. Lanzetti: "E' una sorta di svezzamento, un'esperienza formativa che fa maturare"

Il Bounty di Rimini cerca giovani per la stagione estiva

Il Bounty di Rimini cerca giovani per la stagione estiva

Rimini, 13 maggio 2022 - Cercansi giovani per la stagione estiva al Bounty. E nella penuria, i proprietari dello storico locale di Rimini sono ricorsi a un piccolo stratagemma: la lettera ai genitori. L'inserzione, seza dubbio originale, recita così: "Hai un figlio tra 16 e i 20 anni? È giunta l'ora di fare qualcosa di concreto per la sua crescita personale". Ovvero trovargli/le un lavoretto.

Un'idea che sembra funzionare: sono già 200 i curriculum arrivati all'imprenditore Giuliano Lanzetti che, diversamente dei suoi "colleghi", non incontra difficoltà nel reperimento di personale per la stagione. "Un'iniziativa a tratti provocatoria - la raccontano dal locale - che si riallaccia alle polemiche delle ultime settimane sulle ricorrenti difficoltà dei ristoratori nel reclutare personale". 

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Così al Bounty sono già partite le selezioni e sono già stati confermati i primi 14 collaboratori che entreranno a far parte dello staff, composto da oltre 80 persone.  Questa la logica della richiesta di personale: "Lo scopo è quello di offrire a studenti o neodiplomati un'occasione di lavoro stagionale pensata appositamente per i ragazzi che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro e che consentirà al giovane di relazionarsi con un team dall'esperienza consolidata". Ma è soprattutto "una risposta anche a chi tende ad associare, in maniera strumentale e infondata - sottolineano al Bounty - la dimensione del lavoro stagionale a contesti di sfruttamento".  E ancora: "In Riviera - spiega direttamente Lanzetti in un comunicato - le famiglie hanno ancora ben chiaro il valore della gavetta e vogliono trasmetterlo ai loro figli. Andare a fare la stagione rappresenta una sorta di svezzamento, un'esperienza formativa che fa maturare". Quanto al reperimento del personale, per Lanzetti "non è più pensabile che basti uno stipendio a tenere stretto un dipendente". Anche per questo, "nella mia attività - spiega infine - siamo arrivati a garantire vitto e alloggio per essere più competitivi".