Riccione, alleanza fra buttafuori e polizia per blindare la movida

Scatenarsi al Marano, nella zona più festaiola di Riccione, non sarà più tanto semplice

Immagine d'archivio di movida

Immagine d'archivio di movida

Riccione (Rimini), 14 agosto 2018 - "Mai più notti folli al Marano". Il questore di Rimini Maurizio Improta e il sindaco di Riccione Renata Tosi lo avevano promesso. Il giro di vite, alla fine, è arrivato. Dopo i numerosi episodi delle scorse settimane, forze dell’ordine e Comune hanno deciso di alzare un argine contro la movida sfrenata in quella che è da sempre considerata la striscia degli eccessi riccionese, la fabbrica del divertimento che ruota attorno ai locali Reset, Operà, Samsara e Mojito, oltre a bar, chioschi e minimarket.

Un tratto di spiaggia compreso tra le zone 128 e 137 che in passato, specie in occasione di grandi eventi, si trasformava in una vera e propria bomba a orologeria, tra assembramenti massicci di giovani, adolescenti ubriachi fradici, furti di portafogli e collanine e spaccio di droga. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la Notte Rosa. Quando, scrive in un’ordinanza il questore, "tutta l’area era occupata da persone a tal punto da risultare impossibile attraversarla e che, di conseguenza, non si potevano effettuare interventi preventivi o repressivi". 

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Da allora la musica al Marano è cambiata. Lo dimostra il patto per la sicurezza tra pubblico e privato messo in campo a partire dal weekend appena trascorso, che ha portato a un potenziamento della vigilanza nei "piazzali antistanti la zona Marano, in particolare nei piazzali Vittorini e Neruda e lungo la passeggiata Goethe, tra gli stabilimenti numero 128 e numero 137". Più ‘buttafuori’ e steward, dunque, per tenere a bada l’enorme folla di giovani che ogni notte si raduna per scatenarsi a ritmo di musica.

"Il piano di sicurezza interna – spiega il Comune in una nota – viene gestito autonomamente da ogni locale, che deve garantire garantita la presenza di addetti alla sicurezza interni provvedendo ad aumentare il numero del personale in base ai flussi di clientela. Ogni locale si occupa inoltre della pulizia nella propria area in concessione e le aree confinanti in occasione di attività di intrattenimento musicale e danzante. Esternamente, per attuare un corretto controllo e una adeguata prevenzione della passeggiata Goethe, ogni locale impiega un addetto alla sicurezza per la propria porzione di passeggiata".

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"Abbiamo implementato il servizio di controlli nell’area nord della città – afferma l’assessore alla Polizia municipale, l’onorevole Elena Raffaelli – in maniera tale che all’ attività di prevenzione e garanzia della sicurezza pubblica, già svolte dai vigili e dalle forze dell’ordine, venga affiancata un’ulteriore azione di controllo dell’ordine pubblico con segnalazioni e richieste d’intervento immediate".

Che l’aria al Marano fosse cambiata lo si era capito a luglio, quando il questore aveva notificato ai quattro locali protagonisti delle notti brave dei provvedimenti ‘punitivi’, che prevedevano la chiusura entro un determinato orario e l’utilizzo esclusivo di musica di sottofondo. Un periodo di ‘purgatorio’ che è stato seguito da un’ordinanza del Comune che vieta la vendita di alcolici da asporto dalle 20 alle 7 nel quadrilatero che va viale Boccaccio al confine con Rimini, con multe fino a 400 euro per i trasgressori.