Cadavere a San Giovanni in Marignano, unico indizio una catenina d'argento

Il morto trovato in un fosso l'aveva al collo

Il ritrovamento del cadavere (foto Migliorini)

Il ritrovamento del cadavere (foto Migliorini)

San Giovanni in Marignano (Rimini), 9 settembre 2018 - Una catenina d’argento intorno al collo. E’ l’unico segno distintivo del cadavere ritrovato venerdì pomeriggio in un canale di scolo, a San Giovanni in Marignano. Un oggetto che potrebbe aiutare gli inquirenti a dare un nome a quel corpo martoriato. Gli investigatori pensano possa trattarsi di un uomo, relativamente giovane, dal momento che la decomposizione avrebbe risparmiato quella che appare come una traccia di barba.

Certezze però non ce ne sono, e solo l’autopsia, disposta per martedì prossimo dal magistrato, Paolo Gengarelli, potrà accertare se si tratti di un maschio o di una femmina. Di quello che era un essere umano resta ben poco, al punto che probabilmente sarà quasi impossibile anche riuscire a ricavare le impronte digitali. Si spera nel Dna, ma si tratterebbe davvero di un colpo di fortuna. Su cui lavorare non c’è molto di più, parti marcite di una maglietta e di un paio di pantaloncini, e la catenina.

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Non aveva nemmeno le scarpe, e nemmeno un euro in tasca. Quando alle cause della morte, è buio fitto. Il cadavere è stato per molti giorni in balia del caldo e degli animali, ma di una cosa sono sicuri: il 14 agosto scorso il corpo non c’era. Quel giorno infatti è stata tagliata l’erba che corre di fianco al fossato e gli operatori non hanno visto nulla. In qualsiasi modo la vittima è arrivata lì, è accaduto dopo quella data. L’arco temporale della morte è dunque quella di circa tre settimane. 

I carabinieri della Compagnia di Riccione, che hanno già sentito diversi residenti della zona, sono tornati sul luogo del ‘delitto’ anche ieri mattina. Hanno tagliato di nuovo l’erba e scavato intorno al punto in cui si trovava il cadavere, setacciando l’area palmo a palmo.

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Nella speranza di poter trovare anche un debole indizio che possa metterli sulle tracce dell’identità dello sconosciuto. Perchè l’inchiesta per forza dovrà partire da lì: se non riusciranno a scoprire di chi è quel corpo e se accertano che si è trattato di un delitto (ammesso e non concesso che le condizioni del cadavere possano consentire di risalire alle cause del decesso), sarà impossibile anche risalire al colpevole. Gli investigatori stanno spulciando in questi giorni anche tutte le denunce delle persone scomparse nella zona, allargando via via il raggio di ricerca. Ma fino ad oggi non hanno trovato nulla.