Caldo record all’aeroporto Fellini di Rimini: 39 gradi

Il tecnico meteorologo Nanni spiega: “I venti più asciutti di garbino sono riusciti a raggiungere anche le aree di costa, spazzando via le brezze più umide di scirocco”. Quando arriva la tempesta di fine estate: le ultime previsioni meteo

Caldo record registrato dalle rilevazioni all'aeroporto Fellini di Rimini. Nella foto d'archivio: una ragazza cerca refrigerio

Caldo record registrato dalle rilevazioni all'aeroporto Fellini di Rimini. Nella foto d'archivio: una ragazza cerca refrigerio

Rimini, 26 agosto 2023 – Caldo torrido anche oggi in Emilia Romagna, in attesa del ciclone che da domani porterà maltempo e brusco abbassamento delle temperature. Meno intenso di ieri, certo, ma con temperature più alte in Romagna.

Tanto che è stato registrato un nuovo record all'aeroporto Fellini di Rimini, per la terza decade di agosto. Dalle 15 a poco dopo le 16 il termometro della stazione meteorologica gestita dall'Aeronautica Militare ha mantenuto i 39°. Il precedente record per questo periodo risale al 22 agosto del 2000 con 38.9 gradi.

Spiega Roberto Nanni, tecnico meteorologo certificato e divulgatore scientifico Ampro: “Complici i venti più asciutti di garbino che temporaneamente sono riusciti a raggiungere anche le aree di costa, là dove poco prima erano spazzate da brezze di scirocco più umide (mantenendo i valori confinanti attorno a 30-32°). Ecco perché ne è derivato l’innalzamento delle temperature”.

Intanto, è stata chiamata Rea la tempesta di fine estate nominata dal servizio meteorologico dell'Aeronautica in arrivo tra domani, domenica 27 agosto, e dopodomani, lunedì 28 agosto, sull'Italia.

“Una dinamica classica per le perturbazioni in ingresso da ovest ma in grado di sviluppare una profonda depressione, quarta perturbazione del mese, dando luogo a fenomeni molto intensi sul nostro Paese”, anticipa Nanni. 

L’esperto entra nello specifico, spiegando che “il contrasto con la massa d'aria preesistente sarà molto acceso permettendo la formazione di un minimo molto profondo al quale sarà corrisposto la caduta della pressione atmosferica di circa 20 hPa in 24-36 ore”.

Tutto ciò sarà favorito, secondo Nanni, "da un notevole contributo di vorticità attivando diversi fronti temporaleschi molto intensi: alto rischio di nubifragi e possibili quantitativi pluviometrici abbondanti, grandinate e forti colpi di vento soprattutto dove il flusso umido e instabile, risalendo dall'Algeria, andrà ad impattare sul profilo orografico di Alpi e Appennini”. 

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