Cattolica, associazioni e volontari criticano l'inaccessibilità delle spiagge libere

L'amministrazione comunale di Cattolica ha stanziato 100mila euro per l'accessibilità delle spiagge libere, ma i servizi per i disabili risultano ancora inadeguati. Un intervento deciso e chiaro è stato lanciato per ricordare al Comune i requisiti di visitabilità previsti dalla legge 104 del 1992.

Attaccano cittadini ed associazioni di volontariato sul tema dell’accessibilità delle spiagge libere di Cattolica, così come sul tema dei servizi disponibili per i disabili in ambito di arenile pubblico. "Nel 2021 l’amministrazione comunale di Cattolica aveva risposto sul tema della non accessibilità delle spiagge libere per le persone con disabilità – dice Fabrizio Arduini, operatore volontario in un’associazione di supporto a persone con disabilità – stanziando 100mila euro. Poi nel 2022 dalla nuova amministrazione comunale di questi 100mila euro ne furono spesi 55mila per 4 pedane, che si sono rivelate poi inutilizzabili perché inaccessibili. Quest’anno, almeno per ora, neanche le pedane vediamo. Ci risulta che fossero previsti 400 metri di pedane da posizionare nelle quattro spiagge libere (zona Porto, Piazza Primo Maggio, Ventena e zona Parco Navi). Inoltre erano previsti interventi strutturali ai servizi esistenti nella zona del porto, soprattutto, con l’adeguamento delle rampe d’accesso ai bagni pubblici e con la predisposizione di docce accessibili. Ma ad oggi la situazione ci risulta ancora ampiamente inadeguata in quella zona, niente passerella, niente bagni e niente docce accessibili".

Un intervento, dunque, deciso e chiaro, lanciato anche sul web e su Facebook: "Vorremo ricordare al Comune di Cattolica che tutti gli impianti di balneazione sono soggetti – ribadisce Arduini – al rispetto del requisito della visitabilità come descritto dalla legge 104 del 1992, e vale per tutti, bagni privati e pubblici. Sono richiesti la presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare, un percorso pedonale adeguato e riconoscibile fino allo stabilimento, l’accesso alla reception ed al bar di spiaggia, un servizio igienico adeguato, doccia adeguata, accesso all’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini, zone d’ombra) mediante passerella, spogliatoio, sistema di guida ed orientamento specifici per persone con esigenze specifiche ed ipovedenti, presenza di ausili che consentano di entrare e uscire dall’acqua, come le sedie da mare. Continueremo a vigilare fino a che questa situazione non verrà risolta, e ci auguriamo che ciò avvenga a breve naturalmente".

Luca Pizzagalli