Cecchetto è riccionese: "Ora gioco in casa"

Il produttore discografico da ieri è cittadino. "La mia candidatura a sindaco ? Se tutta la mia squadra me lo chiederà accetterò"

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Da ieri Claudio Cecchetto è diventato ufficialmente riccionese. Felice più che mai, all’uscita dal municipio si lascia immortalare con dei clic per suggellare questo storico momento. Anche se Riccione, città dove nel 1992 è convolato a nozze, è sempre stata nel suo cuore, è impossibile non ricondurre questo passaggio alla sempre più probabile sua candidatura a sindaco della città.

Il suo vecchio sogno di risiedere a Riccione si è avverato?

"Sono felicissimo. Ieri alle 13 all’Ufficio anagrafe mi hanno confermato che sono ufficialmente cittadino riccionese. Ho presentato il contratto d’affitto della mia abitazione. Sono sempre più vicino a questa città, anche se nel mio cuore e nella mia anima ho sempre avuto la residenza riccionese. Ne sono davvero contento, per me è un evento. Segnerò questa data sul mio calendario.".

Ha pure casa qua?

"Ho preso in affitto un ultimo piano con vista sul mare, cosa desiderare di meglio? Sono felice come un bambino che ha ricevuto un regalo, sento di doverlo comunicare a tutti".

La sua candidatura a sindaco è più vicina?

"Come dico da una vita, sono molto disponibile, mi stanno avvicinando molti personaggi. I consensi sono aumentati e questo mi fa ben sperare. Quando la squadra sarà al completo, decideremo chi sarà il candidato a sindaco, anche se quelli della squadra che sto creando, continuano a dirmi fallo tu. Questo mi gratifica, alla fine, se tutti me lo chiederanno, accetterò. Ora voglio fare la squadra, perché il sindaco di Riccione non dev’essere un uomo solo al comando, ma un coordinatore di grandi professionisti che amano e conoscono il territorio, come la materia della quale sono incaricati. I ruoli devono essere dati in base alla professionalità, voglio un team di esperti desiderosi di dare il meglio alla città". Siamo in presenza di tre poli, dove guarda di più?

"Al civico, questo desiderio emerge anche dal mio sondaggio: un 50 per cento degli elettori guarda a persone e programmi, non al partito. Vorrei che Riccione, numero uno in trend e tendenze, fosse la prima città d’Italia con amministrazione civica. Il partito di riferimento verso il quale dobbiamo andare uniti è civico, si chiama Riccione. Questa città deve tornare alla coesione che ho conosciuto negli anni Ottanta, quando tutti pensavano al bene comune senza le divisioni di ora. Anche parlando con Riccione civica ho visto che la loro mission è questa, ci sono persone che sono state in centro sinistra e centro destra, ma vanno d’accordissimo, perché qui non si discute del partito".

Ci potrebbe essere un connubio con Riccione Civica?

"Me lo auguro, non solo con loro, ma con diverse liste civiche per poi avere un’amministrazione civica che diventi un format replicabile in altri comuni. Ora serve passare al programma partendo da sicurezza e verde".

Nives Concolino