Chiede soldi al prete poi devasta la chiesa

Un 52enne è stato arrestato perché accusato di diversi furti tra Cattolica e Gabicce, dove ha seminato il panico sacrestia. .

Dal furto di due smartphone alla ricettazione di un’auto sottratta qualche ora prima ad un turista in vacanza a Gabicce, fino ad arrivare al danneggiamento degli arredi sacri di una chiesa. Sono alcuni degli episodi contestati ad un 52enne calabrese, che venerdì scorso è stato sottoposto a fermo da parte dei carabinieri dopo che a Misano Adriatico gli stessi militari, su segnalazione di un albergatore, lo avevano pizzicato proprio accanto alla Citroen rubata. La prima segnalazione sul conto del 52enne risale a giovedì scorso, quando il parroco della chiesa di Maria Santissima Immacolata di Gabicce si presenta in caserma per denunciare il danneggiamento di tre candelabri. I sospetti ricadono su un uomo che nei giorni precedenti aveva bussato alla porta del sacerdote chiedendo insistentemente dei soldi. Non ottenendoli, avrebbe quindi messo in atto la sua ‘vendetta’. Il giorno stesso la titolare di un albergo di Gabicce denuncia ai carabinieri il furto di due cellulari, rubati nel cuore della notte da un individuo che, approfittando di un momento di distrazione, si è intrufolato nell’ufficio della struttura ricettiva, fuggendo quindi con il bottino.

Un episodio simile, quella stessa notte, si è verificato anche in un altro albergo: in questo caso uno sconosciuto è stato pizzicato dal portiere di notte a frugare sotto il bancone della reception, venendo quindi allontanato. Uno degli ospiti della struttura, scendendo in strada al mattino, scopre inoltre che la sua macchina - una Citroen - è stata rubata. Qualche ora dopo è proprio il titolare dell’albergo ad imbattersi dell’auto oggetto di furto. Si trova parcheggiata fuori da un negozio di Misano. L’imprenditore contatta quindi i carabinieri, che accorrono sul posto, fermando il 52enne calabrese. Quest’ultimo, pur essendosi messo al volante della Citroen, non è in grado di spiegarne la provenienza. Perciò viene accompagnato in caserma: attraverso l’analisi dei filmati, l’uomo verrà collegato agli episodi avvenuti nella chiesa e nel primo albergo e sarà accompagnato in carcere a Rimini.