Coprifuoco Rimini, la protesta: "Tutti in strada per abolirlo"

I gestori dei locali e le associazioni di categoria preparano la manifestazione: "Così non è possibile lavorare". E annunciano l’occupazione del lungomare

Richard Di Angelo, il titolare del pub Rose & Crown

Richard Di Angelo, il titolare del pub Rose & Crown

Rimini, 28 aprile 2021 - Finalmente in zona gialla, ma la pioggia di lunedì e ieri ha mandato di traverso a tanti ristoranti e bar di Rimini la gioia per la sospirata riapertura. E restano ancora irrisolti tanti nodi. Quando i locali potrano finalmente utilizzare anche gli spazi interni? Ma quando, soprattutto, terminerà il coprifuoco alle 22? «Così non è vera riapertura. Cerchiamo di essere ottimisti, di lavorare nonostante tutto. Ma lavorare in queste condizioni – fa notare Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty – fa solo più danni. Perché abbiamo richiamato il personale in servizio, ma bastano due gocce di pioggia a far saltare gran parte delle prenotazioni".

Il focus Coprifuoco Rimini, gli albergatori: "Prime disdette dai turisti"

Zona gialla, torna il rito dell'aperitivo con SpritzPfizer e SpritzAstrazeneca

Ieri il presidente di Confcommercio Gianni Indino è tornato sulla questione, e si è fatto immortalare, mentre era a pranzo in un locale del centro storico di Rimini, con un ombrello in mano. "Ci sarebbe da ridere – dice Indino – se non fosse che, in queste condizioni, tanti ristoranti piangono". Per questo motivo molti ristoratori riminesi si stanno organizzando per manifestare contro il coprifuoco e il divieto di utilizzo degli spazi all’interno dei locali. A lanciare la proposta Richard Di Angelo, il titolare del pub Rose & Crown, e "tanti ci stiamo chiamando per incoraggiarci e perché vogliono partecipare. Saremo numerosi: noi operatori, ma anche rappresentanti delle associazioni di categoria". Di Angelo non svela ancora i dettagli perché "c’è da lavorarci sopra. Ma noi la manifestazione la vogliamo fare. Sarà sul lungomare, senza violare coprifuoco e norme anti-Covid, ma con l’obiettivo di dare un segnale forte".

Confcommercio , così come altre associazioni, è pronta a mobilitare i suoi iscritti per la protesta. "Abbiamo da subito sposato l’iniziativa di Richard – conferma Indino – Ci stiamo preparando, non manca molto alla protesta. Lasceremo passare il weekend, perché se il tempo tiene i nostri operatori hanno bisogno di lavorare, e poi scenderemo a manifestare sul lungomare. E lo faremo nel giro di pochi giorni". Probabilmente già la settimana prossima, a meno di repentini ripensamenti da parte del governo, ristoratori riminesi e associazioni di categoria sfileranno sul lungomare per chiedere la revoca del coprifuoco e la possibilità di servire i clienti anche negli spazi interni, senza dover attendere giugno. "Stiamo lavorando su tutti i fronti, i contatti con Roma e Bologna sono continui – aggiunge Indino – affinché i provvedimenti vengano ritirati. Ma non ci fermiamo qui, e la protesta sul lungomare servirà a far arrivare meglio la nostra voce a chi di dovere".

Alla manifestazione prenderanno parte non soltanto i ristoratori, ma anche albergatori e altri operatori che giudicano il coprifuoco un danno gigantesco. Anche perché "i Paesi che promettono una vacanza senza particolari restrizioni sono tanti", ricorda Indino. Gli effetti si sono già visti: alcuni albergatori riminesi hanno ricevuto già le prime disdette da alcuni clienti stranieri, spaventati dall’idea di una vacanza col coprifuoco.