REDAZIONE RIMINI

Covid San Marino, il segretario alla Sanità: "Situazione drammatica"

Ciavatta: "Chi deve fare un intervento non può più farlo e i dati peggioreranno. Siamo in grado di garantire solo operazioni oncologiche urgenti"

Roberto Ciavatta

Roberto Ciavatta

Repubblica di San Marino, 15 dicembre 2021 -  Alla luce dell'evoluzione dell'epidemia di Coronavirus e se l'andamento dovesse essere quello degli ultimi tempi, "dobbiamo smetterla di essere ipocriti. Perché la situazione della sanità a San Marino per via del contagio che non è mai stato di queste dimensioni, è drammatica: è dovere trasmettere alla cittadinanza che se si va avanti così dovremo dimenticarci feste natalizie e capodanno".

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Così il Segretario di Stato alla Sanità del Titano, Roberto Ciavatta è intervenuto al Consiglio Grande e Generale rivolgendosi alle forze politiche sulla scorta delle polemiche sorte riguardo l'ultimo decreto proposto dal governo sammarinese in materia di contenimento del virus. "Forse - ha argomentato - questo ancora non è passato. E allora io credo che dovremmo essere meno attenti a cercare di non infastidire qualche sezione marginale della popolazione, tutto legittimo, ma vi prego: cercate di stare vicini alla struttura ospedaliera. Già oggi chi doveva fare un intervento non può più farlo e i dati, nei prossimi giorni, peggioreranno. Noi abbiamo 15 persone in isolamento e 3 in terapia intensiva ma su 647 positivi attivi a casa, la statistica ci dice che arriveranno nuovi pazienti in ospedale". 

Nelle ultime 24 ore, in base ai dati dell'Iss-Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino, nella piccola Repubblica 86 nuovi positivi, che portano il totale dei casi attivi a 647 di cui 629 seguiti a domicilio. "I nuovi positivi registrati il 3 dicembre erano 41, ieri erano 117, con un tasso di incidenza sui tamponi effettuati dell'8,72%, oggi siamo al 17% - ha argomentato ancora Ciavatta -: il nostro rischio non è aprire di più ma convincere di non essere un paese da inserire in lista C. Noi abbiamo 15 persone in isolamento e 3 in terapia intensiva ma su 647 positivi attivi a casa, la statistica ci dice che arriveranno nuovi pazienti in ospedale. Vogliamo davvero aspettare questo? Vogliamo essere il Paese che aspetta il morto prima di agire?".

A giudizio del segretario di Stato alla Sanità di San Marino, Paese che ha deciso anche di anticipare al 18 dicembre le vacanze scolastiche, "non possiamo aspettare di avere una situazione critica per prendere delle decisioni. Quello, si che è l'esempio del fallimento, non solo della politica, ma anche della mentalità con cui uno Stato sovrano approccia a una situazione emergenziale". D'altronde, ha proseguito Ciavatta rivolgendosi alle forze politiche del Titano, "ricordatevi che le percentuali delle scorse ondate erano estremamente più basse e che non eravamo di fronte alle varianti Delta e Omicron, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti i maggiori infettivologi confermano avere un'incidenza da 7 a 8 volte maggiore rispetto alla variante Alpha. Oggi mentre vi parlo - ha chiosato in un altro passaggio del suo intervento in aula - il reparto di ortopedia è chiuso, così come quello di chirurgia, pediatria e di day surgery, siamo in grado di garantire solo gli interventi oncologici ed urgenti".