MARIO GRADARA
Cronaca

Crescono i redditi dei riminesi: "Ma c’è ancora tanta evasione"

Nel capoluogo dichiarati in media 21.235 euro a testa, il 12 per cento in più rispetto a 10 anni fa. Montegridolfo il paese più ricco in provincia. L’assessore Magrini: "Lotta dura ai furbetti delle tasse" .

La lotta all’evasione portata avanti dal Comune con la guardia di finanza e gli altri enti preposti, ha permesso di recuperare 50 milioni in 4 anni

La lotta all’evasione portata avanti dal Comune con la guardia di finanza e gli altri enti preposti, ha permesso di recuperare 50 milioni in 4 anni

Rimini si conferma in provincia uno dei comuni con i redditi medi più alti: 21.235 euro a contribuente. Il capoluogo è al secondo posto: segue di poco Montegridolfo, che guida la classifica con 21.594 euro. Casteldelci rimane il più povero, con 15.999 euro a testa. Rispetto a 10 anni fa, i redditi medi a Rimini sono aumentati di circa il 12% (allora erano pari a 18.620 euro). Incrementi simili in molti altri comuni della provincia.

Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per le dichiarazioni dei redditi 2024 (per l’anno di imposta 2023) il reddito imponibile medio dei 120.392 contribuenti del capoluogo supera i 21mila euro. Sono 14 a dichiararsi nullatenenti, con dichiarazione zero. Oltre il 50% dei residenti a Rimini comune si colloca nelle fasce tra i 15.000 e i 55.000 euro di reddito imponibile, con un 28% nella sola fascia 15.000-26.000 euro. Chiamarli (tutti) ’paperoni’ forse è troppo, ma sono circa lo 0,8% - 1.279 persone - quanti hanno dichiarato redditi oltre i 120.000 euro. Praticamente raddoppiati rispetto a 10 anni fa, quando erano 652. Su scala provinciale, il numero attuale a sua volta raddoppia: su 265.907 contribuenti provinciali quelli che superano i 120mila euro sono 2.118.

Dopo Rimini, tra i comuni della costa troviamo Riccione: reddito medio di 20.795 euro. Seguono Cattolica (20.533), Misano (20.070) e Bellaria Igea Marina (19.346). Quanto agli altri comuni di medie dimensioni, in testa c’è Santarcangelo (21.361 euro), poi San Giovanni in Marignano (che ospita il polo della moda) con 20.975, Novafeltria (20.315) che lasciano parecchio indietro gli altri comuni. Seguono poi Morciano (20.071), Verucchio (19.714 euro) e Coriano (18.920). Tornando in Valmarecchia, reddito di 19.566 euro per i contribuenti di Sant’Agata Feltria e di 18.582 per quelli di Maiolo. Nel paese fanalino di coda in provincia, Casteldelci, meno di 16mila euro pro capite. Svetta in Valconca Montegridolfo, il paese col reddito medio più alto in assoluto, 21.594 euro, mentre in coda si posiziona Gemmano (16.735).

"Positivo l’aumento dei redditi dichiarati in quest’ultimo decennio – commenta l’assessore al bilancio di Rimini Juri Magrini – Ma il sommerso resta alto, come attesta il solo 0,8% di contribuenti che hanno dichiarato più di 120mila euro". L’evasione "è un fenomeno che mina il principio di equità, che stiamo affrontando con determinazione, grazie a un lavoro sinergico tra uffici comunali e organi competenti. Un lavoro che ha già portato risultati concreti in termini di recupero dell’evaso e che intendiamo rafforzare ulteriormente. Solo negli ultimi 4 anni l’attività di verifica ha portato ad un recupero di oltre 50 milioni di euro, che si stima possa superare i 60 alla fine del 2025. Di questi circa 38 milioni fanno riferimento all’Imu". "Questo ha permesso – conclude l’assessore – di reinvestire su progetti e interventi che toccano la vita di tutti i giorni dei cittadini: scuole, asili, infrastrutture, viabilità, cultura e musei". Pagare le tasse è un tema essenziale, perché "vuol dire nuovi servizi e opportunità e più equità".

Mario Gradara