Danni alla fontana a Riccione: tifoso denunciato. Negato il risarcimento al Comune

Episodio risalente alla festa per la vittoria dell’Europeo: conto da 8mila euro, assolto il 23enne

Danni alla fontana: tifoso denunciato. Negato il risarcimento al Comune

Danni alla fontana: tifoso denunciato. Negato il risarcimento al Comune

Riccione, 1 aprile 2023 – È la sera dell’11 luglio del 2021. L’Italia si è appena laureata campione d’Europa dopo aver battuto l’Inghilterra al termine di una partita combattutissima. In piazzale Roma a Riccione, così come nel resto del Paese, esplode la festa. Due bergamaschi (all’epoca 23enni), travolti dall’euforia generale, si arrampicano in cima al Bosco della Pioggia, l’iconica fontana firmata da Tonino Guerra. Quando scendono, dopo aver esultato a squarciagola, vengono identificati dai carabinieri. Qualche giorno dopo il Comune di Riccione presenterà loro il conto dei danni, in tutto 8mila euro, oltre ad una denuncia per danneggiamento aggravato. Nei giorni scorsi uno di loro, assistito dall’avvocato Gianmaria Gasperoni, è stato però assolto dal giudice del tribunale di Rimini per non aver commesso il fatto.

"Grazie alla testimonianza di una persona presente sul posto e di un video girato con il telefonino - spiega il legale - abbiamo potuto dimostrare che il ragazzo non c’entrava assolutamente nulla con i danneggiamenti oggetto di contestazione da parte dell’amministrazione comunale. Entrambi i giovani, prima di arrampicarsi sulla fontana, si sono tolti le scarpe. Inoltre, nelle immagini si vede chiaramente come il mio assistito si sia aggrappato alle reti sovrastanti e a una delle colonne a spirale che compongono la fontana per scendere a terra, di fatto non arrecando alcun danno alla struttura e non entrando mai nelle vasche. La stessa Procura, dopo aver visionato i filmati, ha chiesto l’assoluzione dell’indagato, che è stata concessa dal giudice. Mi auguro che la vicenda possa dirsi conclusa e che il Comune non proceda con un eventuale ricorso".

In occasione della finale dell’11 luglio 2021, in piazzale Roma e nelle zone limitrofe era stato previsto un imponente dispiegamento di forze dell’ordine. Forte era stato il clamore suscitato dai fatti avvenuti qualche giorno prima, quando la festa per la qualificazione dell’Italia dopo il match con la Spagna era degenerata. Alcuni tifosi fuori controllo si erano arrampicati sul tetto di un autobus, altri avevano scardinato dei pali di ferro. Scene del genere, aveva assicurato l’amministrazione comunale, non si sarebbero dovute ripetere. Dopo la magica notte di Wembley, il Comune aveva mandato in piazzale Roma un tecnico incaricato di compiere dei rilievi. L’esperto aveva certificato il danneggiamento di 24 proiettori subacquei, di una telecamere e di alcune tessere mosaico. Danneggiamenti che però non è stato possibile ricondurre alla folle arrampicata del tifoso bergamasco, nei cui confronti era stato inizialmente emesso un decreto penale di condanna, al quale l’avvocato Gasperoni si era successivamente opposto.