Dopo la tragedia di Alessandro nuove accuse contro le ostetriche

La tragedia del piccolo Alessandro, morto dopo un travaglio durato oltre 30 ore, e la denuncia dei genitori contro le due ostetriche, ha spinto altre famiglie riminesi a parlare. Diverse mamme, in questi giorni, hanno cercato l’avvocato Piero Venturi (è il legale che assiste i genitori di Alessandro) per raccontare la loro esperienza con le due ostetriche. "Stiamo raccogliendo tutto il materiale, in attesa degli esiti degli esami istologici. Ma sicuramente la nostra denuncia ha smosso le coscienze", dice Venturi. Insomma: altre donne sono pronte a parlare dei comportamenti delle due ostetriche, indagate dalla Procura per omicidio colposo. Dall’autopsia sul corpicino di Alessandro, deceduto il 5 novembre all’ospedale ’Infermi’, è emerso che il neonato sarebbe morto non per il cordone ombelicale che gli si era attorcigliato intorno al collo, ma per soffocamento. E stando alla denuncia, la colpa delle ostetriche è stata quella di aver sottovalutato la situazione e ritardato la corsa all’ospedale, quando sono sorte complicazioni e si sono rese conto che la madre di Alessandro non sarebbe più stata in grado di partorire in casa come aveva inizialmente deciso.

Nel frattempo anche Martina Montanari e Chiara Baiocchi, legali delle due ostetriche, stanno raccogliendo le testimonianze di alcune delle donne seguite in passato dalle professioniste. Testimonianze per provare la professionalità delle ostetriche, sia il gradimento da parte delle famiglie. Inoltre la difesa sta preparando una perizia di parte, affidata a un ginecologo.