Eolico e fotovoltaico: tre sindaci dicono no

Il patto per l’ambiente: "Il paesaggio va salvaguardato dalla messa a terra degli impianti, servono aree idonee"

Eolico e fotovoltaico: tre sindaci dicono no

Eolico e fotovoltaico: tre sindaci dicono no

"Tutto il paesaggio va salvaguardato. Anche e soprattutto nella fase di transizione ecologica. Non ha senso promuovere il passaggio alle fonti energetiche rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico, se però questo comporta poi il sacrificio del territorio". Dall’Unione dei comuni Valmarecchia fino agli Stati generali di Roma organizzati da associazioni e comitati ambientalisti (tra loro anche Italia Nostra) contro l’eolico e il fotovoltaico a terra, arriva il chiaro messaggio dei sindaci Alice Parma (Santarcangelo), Stefania Sabba (Verucchio e presidente Unione comuni Valmarecchia) e Fabiano Tonielli (Casteldelci).

"Non saremo presenti agli stati generali oggi – dicono i tre primi cittadini – ma vogliamo sostenere la causa anche da qui. Va cancellata ogni forma di incentivo e bandita ogni forma di speculazione a spese delle comunità locali. Servono aree idonee definite dalle regioni, in base ai criteri stabiliti dal governo, senza produrre ulteriore consumo di suolo; che in attesa dell’individuazione di queste aree idonee si sospendano nuovi insediamenti e che vengano abrogate le norme che consentono gli espropri di terreni agricoli per la realizzazione di progetti di rinnovabili". Secondo i tre sindaci i progetti rinnovabili sono utili ma vanno analizzati e presentati con criterio. "Pensiamo ad esempio ai fotovoltaici – dicono – devono essere installati solo sulle superfici edificate, su aree degradate o di bonifica. A Santarcangelo per limitare l’installazione indiscriminata dei pannelli, senza escludere modalità sostenibili come l’agrivoltaico, abbiamo approvato un regolamento apposito che rappresenta il primo passo verso la futura adozione di un piano energetico comunale". Continua la Parma: "La prima comunità energetica (Cer) della nostra città, finanziata per l’avvio dalla Regione, sarà realizzata in tre aree di sosta già individuate in modo da non comportare alcun consumo di suolo". Aggiunge Tonielli: "Casteldelci da mesi è in prima linea con i propri legali e esperti per salvaguardare il territorio che rischia di essere gravemente pregiudicato da numerosi progetti di impianti eolici fisicamente collocati nel limitrofo comune di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. Ben venga dunque l’iniziativa delle associazioni ambientaliste, perché proprio l’assenza di una pianificazione nazionale rende difficile un’efficace e rapida tutela del paesaggio".

r. c.