Rimini, la crisi bussa anche al cimitero: "Fiori finti sulle tombe dei cari"

I venditori: "Cerchiamo di non aumentare i prezzi ma non è facile". Estate nera per colpa del caldo

Rimini, 30 ottobre 2022 - Ognissanti si avvicina e ai banchi dei fiori al cimitero monumentale di Rimini c’è la fila. Ma la crisi si sente anche qui. "Vede – mostra la fioraia una manciata di spiccioli – le persone arrivano con i soldi contati". Di cognome fa Fabrizi, ma per tutti è Silla. "Ho iniziato nel ’64 e ne ho viste tante. Tutta Rimini è venuta qui da me con il tempo, da Miramare a Torre Pedrera". Intanto le persone arrivate per visitare i defunti si fanno avanti e guardano attorno, scorrendo i crisantemi con più varietà e prezzi diversi. Nei vari banchi i più belli arrivano a 3 euro, altrimenti si scende con i più piccoli fino a 1,50.

Silla Fabrizi, fioraia al cimitero fin dal lontano 1964
Silla Fabrizi, fioraia al cimitero fin dal lontano 1964

"Abbiamo cercato di non aumentare i prezzi – riprende Silla –. Il caldo ha aiutato le serre, visto che gli impianti di riscaldamento non sono stati accesi. Inoltre alcuni produttori hanno spostato le serre in Puglia per mantenere le spese più basse". L’estate è stata complicata per i fiorai al cimitero. Il caldo opprimente ha limitato le visite. "Ho dovuto chiudere per alcuni giorni durante la settimana perché non veniva proprio nessuno e i fiori si seccavano in un attimo" racconta Carlo De Carli che gestisce l’attività con i fratelli. "Adesso gente se ne vede e speriamo ce ne sia anche nei prossimi giorni. Se devo essere sincero non mi lamento di come stanno andando le cose, ma le abitudini stanno cambiando".

Tra tanti fiori freschi esposti nei vasi spuntano anche quelli finti. "Molte persone hanno scelto di prendere quelli finti nei mesi scorsi. Li tengono circa un anno. Chi lo ha fatto in passato a volte torna e mi chiede se si possono lavare e sistemare per poterli rimettere. I consumi sono diminuiti". Intanto i prezzi vengono ritoccati "perché per noi sta aumentando tutto. Stiamo cercando di limitare il più possibile offrend o alternative".

Se per i crisantemi i prezzi sono in linea con il passato, lilium e orchidee hanno un loro costo. "Quando ce li consegnano – continua De Carli – ci mettono su anche il supplemento per il carburante, un 10%. Siamo arrivati a questi livelli. Se poi ce li facciamo arrivare dall’Olanda il carburante si paga caro". In media, ci racconta un altro fioraio, le persone spendono una decina di euro a mazzo. Quelli più in difficoltà sono gli anziani. Se bollette e inflazione colpiscono tutti, per i pensionati i conti faticano a tornare. Ai banchi c’è anche una signora che vorrebbe comprare un vaso di margherite, ma quando capisce che va pagato a parte il vaso, alcuni euro di differenza, lascia tutto lì, a terra.