Furto in chiesa a Riccione prima della veglia per le vittime della A4

Il furto di domenica, sottratte anche le offerte Don Alasia: "Hanno spaccato porte e armadi"

Un momento della veglia per le vittime dell'incidente sull'A4 (foto Petrangeli)

Un momento della veglia per le vittime dell'incidente sull'A4 (foto Petrangeli)

Riccione, 11 ottobre 2022 - Ladri in azione in pieno giorno domenica nella canonica della chiesa di San Martino a Riccione, dove in serata si è svolta la veglia per le  sette vittime della strage di San Donà di Piave. Approfittando dell’assenza dei sacerdoti, impegnati nella giornata comunitaria della parrocchia che si è svolta presso la chiesa di San Francesco, i ladri hanno forzato un cancelletto e la porta sul retro dell’abitazione e sono entrati devastando tutto.

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Hanno rubato circa 350 euro trovati al pianterreno negli uffici della segreteria e ’smurato’ la cassettina con i soldi delle offerte. Per riuscire nel loro intento, hanno scardinato otto porte, compresa quella tagliafuoco, utilizzando un piede di porco. Dopo aver messo a soqquadro tutti i locali al pianterreno, forse nella speranza di trovare altro danaro, i ladri sono saliti al piano superiore gettando pure qui tutto all’aria. Sul posto sono giunte le forze dell’ordine, chiamate dai sacerdoti. Il blitz di domenica ripete il copione di un altro analogo episodio verificatosi tempo fa, in occasione della fogheraccia fatta alla chiesa di San Francesco.

"Eravamo tutti al parco dei Pini, accanto alla chiesa di San Francesco – racconta il parroco don Alessio Alasia – per riprendere insieme il cammino dopo gli anni della pandemia e anche per stringerci con la preghiera attorno al dolore delle famiglie colpite dalla tragedia. Siamo rientrati intorno alle 13 e abbiamo trovato lo scempio della canonica devastata dai ladri. Hanno spaccato tutto, anche gli armadi. Hanno smurato la cassettina delle offerte in segreteria, per il resto non manca nulla. Cercavano soldi, a terra hanno lasciato il mio libretto degli assegni". Per il parroco "è evidente che i ladri conoscevano bene i nostri spostamenti, sapevano che in quel momento non avrebbero trovato nessuno". Per riordinare tutto ci sono volute ore.