Giulia Sarti M5s, chiesta l'archiviazione per l'ex fidanzato

Scandalo Rimborsopoli, la richiesta del pm smonta la denuncia della parlamentare

Giulia Sarti

Giulia Sarti

Rimini, 26 febbraio 2019 - Non ci sono elementi per pensare che l’ex fidanzato dell’onorevole Giulia Sarti abbia prelevato soldi sul conto corrente della parlamentare a sua insaputa. Questa la conclusione a cui è arrivato il pubblico ministero, Davide Ercolani, che ha chiesto l’archiviazione per Bogdan Andrea Tibusche, il 38enne di origini romene, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Andrea De Girolamo, accusato di appropriazione indebita aggravata, dopo la denuncia presentata dall’onorevole grillina. La quale, in un messaggio su Telegram, gli anticipò, a malincuore, che l’avrebbe denunciato. Una mossa, gli spiegò, che le era stata consigliata da due esponenti del Movimento (di cui fa solo i nomi di battesimo) «per salvarmi la faccia».

La bufera sulla Sarti si era scatenata nel febbraio del 2018, quando il suo nome era comparso nell’elenco delle ‘Iene’ dei grillini finiti nel mirino per i mancati versamenti al fondo per il microcredito, destinato a piccole e medie imprese. Esploso lo scandalo, la Sarti aveva sistemato subito la sua posizione con il Movimento, versando le somme dovute, circa 23mila euro. Ma il passo successivo era stato quello di denunciare l’ex fidanzato, imputando a lui non solo i bonifici mancati, ma anche l’appropriazione di altre somme dal suo conto corrente.

Un conto di cui Bogdan, consulente informatico, disponeva pienamente, dal momento che si occupava di gestire la contabilità dell’onorevole, come il pagamento dell’affitto a Roma, bollette, bonifici vari, microcredito incluso. Questo nei quattro anni in cui erano stati fidanzati, e anche successivamente. Nella denuncia, la Sarti aveva precisato che Bogdan l’aveva avvisata che non avrebbe fatto i pagamenti in maniera puntuale, perchè quelle somme di denaro gli servivano urgentemente per curarsi, ma era convinta che li avrebbe effettuati in un secondo momento. Aggiungendo che ogni tanto aveva controllati i bonifici, non ravvisando irregolarità.

Bogdan, difeso dall’avvocato Mario Scarpa, aveva però contrattaccato. «Ho il vizio di registrare tutto», aveva annunciato prima di farsi sentire dagli inquirenti. Alla Squadra mobile e al magistrato, nel corso di un interrogatorio fiume, l’uomo aveva infatti consegnato registrazioni e frammenti della chat Telegram di conversazioni con la Sarti, su cui gli investigatori avevano lavorato a lungo. Tra queste anche quella in cui l’onorevole anticipava all’ex fidanzato che l’avrebbe denunciato.

Un consiglio che le era arrivato dritto da due esponenti del Movimento, secondo i quali era l’unico modo per salvarsi la faccia. La conclusione dell’inchiesta è arrivata qualche settimana fa, quando il pubblico ministero ha deciso di chiedere l’archiviazione. Per il pm è ampiamente dimostrato che Bogdan era autorizzato già da tempo a operare sul conto della Sarti, nè ha superato i limiti previsti dagli accordi che c’erano tra lui e l’onorevole. La dimostrazione sta nel fatto che soltanto dopo lo scoppio della ‘bomba’, la grillina lo aveva accusato di essersi appropriato del denaro. Infine, l’onorevole ha sempre avuto la possibilità di verificare il suo conto corrente. L’ultima parola spetta ora al giudice, ma nel frattempo nessuna opposizione all’archiviazione è stata presentata dall’avvocato di Giulia Sarti.