I nodi dell’ex questura e degli stadi La minoranza: "Basta guerre legali, il Comune faccia accordi coi privati"

Giovedì consiglio dedicato al mostro di via Bassi, e presto si parlerà anche del futuro del ’Romeo Neri’

I nodi dell’ex questura e degli stadi   La minoranza: "Basta guerre legali,  il Comune faccia accordi coi privati"

I nodi dell’ex questura e degli stadi La minoranza: "Basta guerre legali, il Comune faccia accordi coi privati"

Un consiglio comunale dedicato al futuro dell’ex Questura. E poi, a breve, un’altra seduta tematica per discutere della riqualificazione del ’Romeo Neri’. La minoranza ha messo in fila, una dietro l’altra, alcune delle grandi incompiute di Rimini. Giovedì in aula si discuterà del progetto Rimini life, avanzato dalla Ariminum sviluppo immobiliare (la società proprietaria del complesso) per riqualificare l’ex Questura. Un progetto che prevede supermercato, case e servizi, bocciato sul nascere dal Comune, dando il via a una guerra legale tra la società e Palazzo Garampi lunga e complessa. Per la minoranza, il Comune farebbe bene a mettersi a un tavolo con Ariminum, per trovare la soluzione ed evitare che il ’mostro’ di via Bassi resti chiuso e in completo degrado per altri 20 anni. In consiglio interverranno anche Pietro Aicardi, amministratore della società, Marco Da Dalto (coordinatore di Rimini life) e il progettista Leonardo Cavalli.

Ma presto si discuterà in consiglio anche del ’Romeo Neri’. Tutta la minoranza è pronta a sollevare i numerosi problemi dello stadio, a cominciare dallo spostamento della curva, operazione da anni invocata a gran voce dai tifosi per avere una migliore visibilità. E poi c’è, sul tavolo, la questione della gestione del ’Romeo Neri’. Domenica la squadra del Rimini ha dovuto allenarsi al mattino presto, perché poi l’impianto era occupato da altre società sportive. Per la Lega quella dello stadio non è l’unica partita aperta. "A Rimini i campi da calcio omologati non sono sufficienti, tanti mancano di illuminazione e diverse società sono costrette a giocare le gare casalinghe in impianti in altri comuni", attacca Matteo Zoccarato. Se il calcio è un problema, anche la questione dello stadio del baseball non è da meno. Come noto, c’è in atto un contenzioso tra la Asd Rimini baseball e il Comune. La convenzione per la gestione è scaduta, ma la società non vuole riconsegnare lo stadio dei Pirati all’amministrazione e l’ultimo verdetto del Tar ha dato ragione all’Asd. "Con questa sentenza – tuona Zoccarato – l’ennesima che vede il Comune soccombere, almeno per un altro anno il mondo del baseball riminese continuerà a vivere nel limbo. È così impossibile trovare un accordo? Lo scontro legale a testa bassa non sta portando a nulla". "Invito il sindaco – conclude il leghista – a non limitarsi ai selfie coi nostri campioni. Abbiamo migliaia di sportivi che attendono risposte da anni".

Manuel Spadazzi