"I tassisti sammarinesi ci rubano i clienti"

I riminesi: "Per loro è vietato lavorare qui, nonostante segnalazioni e multe continuano a violare le regole"

Rapporti sempre più tesi tra Rimini e San Marino quando sul tetto dell’auto compare la scritta taxi, o si parla di Ncc (noleggio con conducente). Un gruppo di tassisti riminesi ha deciso di prendere carta e penna per denunciare quello che ritiene un grosso problema. "Nonostante i controlli e le sanzioni già elevate – attaccano – continuano senza sosta le corse dei tassisti e dei noleggiatori con conducente sammarinesi con prelievo di clienti in territorio riminese". Per i tassisti che qui lavorano, si tratterebbe di una concorrenza che "in alcune giornate è in grado di sottrarci circa il 20 o 30% del lavoro". La querelle va avanti da anni. E di recente c’è stata la sentenza che ha visto la vittoria di un Ncc sammarinese, che si era visto sanzionare per 1100 euro dalla polizia, con patente sospesa per tre mesi e mezzo ritirato per alcuni giorni, essendo stato trovato in stazione a prelevare clienti arrivati da Roma, diretti a San Marino.

L’autista sammarinese ha vinto il ricorso, ma il nodo resta, come sottolineano i tassisti riminesi. "Il traffico e i trasporti di persone tra Italia e San Marino, come in ogni altro paese dell’Unione europea, effettuati con veicoli con meno di 9 posti, non sono normati da alcun accordo. Ne consegue che il prelevamento di clienti effettuato da un mezzo nel territorio oltre confine è vietato". Le incursioni dei sammarinesi a Rimini non sarebbero sporadiche, ma sempre più numerose, ricordano i tassisti riminesi. Che rilevano come "vi siano imprenditori oltre confine che hanno creato vere e proprie flotte di veicoli, ed effettuano o trasferimenti da aeroporti, alberghi, e viceversa". Un’attività organizzata "con tanto di siti internet e pubblicità".