"Il Comune non compri la chiesa del Suffragio"

Santarcangelo, la Lega all’attacco: "Non è giusto che paghino i cittadini, i 2 milioni possono essere investiti per sostenere le persone in difficoltà"

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"I santarcangiolesi non devono sobbarcarsi una spesa così grande per la chiesa del Suffragio. Il Comune non può spendere quasi 2 milioni di euro per acquistarla. Quei soldi vanno investiti nei servizi sociali, nel sostegno alle imprese in difficoltà. La Curia saprà trovare una soluzione, non spetta di certo i cittadini". A parlare è il consigliere comunale leghista Marco Fiori: non vuole che il Comune acquisti la chiesa. Il via libera alla vendita dell’immobile è arrivato lunedì sera dal consiglio pastorale della parrocchia di Santarcangelo, riunitosi per discutere e votare il percorso per trovare i fondi necessari (quasi 2 milioni) per completare il restauro e la messa in sicurezza della Collegiata. Il comitato parrocchiale ha presentato le iniziative finora messe in atto per reperire i fondi. Ma le offerte dei fedeli fatte ad oggi non bastano per effettuare i lavori. "Di certo però non dovrà essere il Comune a sobbarcarsi questa spesa enorme – continua Fiori – La Curia ha i suoi fondi, avranno anche dei contatti con dei privati che investiranno. La venderanno ad altri. Non possiamo far pesare questo acquisto sulle tasche dei cittadini. Sono quasi due milioni di euro e potrebbero essere investiti in altre cose, molto più utili, come i servizi sociali, un aiuto economico alle imprese. I prossimi mesi saranno durissimi per tutti, vista la situazione nazionale e internazionale. Di certo la fede per molti è importante , lo è anche un aiuto economico per andare avanti".

Al momento l’amministrazione non ha parlato di progetti, sta ancora aspettando la decisione definitiva di parrocchia e Diocesi. Ma se dovesse andare in porto l’acquisto, si sta già parlando di trasformare l’area in un ufficio turistico o in altri spazi all’avanguardia per valorizzare il centro storico. "La struttura è veramente enorme – conclude Fiori – e non possiamo pensare di aprire un ufficio turistico così grande. Cercheremo di capire bene quale saranno le intenzioni dell’amministrazione, ma siamo pronti a batterci per il bene di tutti i santarcangiolesi".

Rita Celli