
Lo stabilimento ha larghe pedane, servizi per disabili e gazebo. Grazie ad apposite carrozzine chiunque potrà fare un tuffo in mare.
A nessuno dovrebbe essere vietato tuffarsi in mare. Partendo da questo principio nasce una spiaggia per tutti, perché qui ci può sentire liberi, senza distinzioni. Nella spiaggia affacciata su piazzale Boscovich è stata inaugurata ieri un’area accessibile a tutte le persone con diversi tipi di disabilità, cognitive, sensoriali e motorie, con disabilità temporanee e tenendo conto delle diverse fasce di età. Gli spazi sono pensati per essere vissuti senza barriere. Le pedane sono ampie e colorate per essere d’aiuto nella definizione delle diverse aree a seconda delle caratteristiche proprie di ogni singolo utente. Non ci sono ombrelloni, ma zona accessibili con pedane e gazebo dove poter stare all’ombra. Sono in tutto sedici. Dalle docce ai bagni, alle aree comuni e a quelle relax per un po’ di pace nonostante la vita frenetica della spiaggia, tutto è pensato per essere adatto alle esigenze di tutti. Ci sono anche carrozzine speciali pensate per consentire un bagno a chiunque, a prescindere dalle limitazioni fisiche che si possono avere.
Al termine delle pedane larghe tre metri sarà possibile posizionare pedane srotolabili per consentire a tutti di avvicinarsi all’acqua. Tra le dotazioni ci sono due sedie per lo spostamento su sabbia, due sedie mare per l’accesso in acqua e una carrozzella che permette anche l’immersione, oltre ad un sollevatore elettrico per il trasporto delle persone. L’investimento complessivo si avvicina ai 600mila euro. La Regione ha contribuito con 150mila euro a cui il Comune ha aggiunti 430mila euro per completare la struttura.
Trattandosi di spiaggia libera e non di una zona demaniale in concessione, anche i servizi saranno liberi e gratuiti. A gestire ‘SpiaggiaLiberaTutti’ sarà un gruppo che ha per capofila l’associazione Gli amici di Gigi, dopo avere vinto il bando della durata di un anno e un importo di 90mila euro. Fanno parte della squadra Club Nautico di Rimini, RiminiUp, Service Web, Inopera Impresa sociale, Cooperativa Bagnini Rimini sud e The Beach Srl, per curare i diversi aspetti di gestione e fornitura di servizi sull’arenile. Il progetto ha il medesimo nome dell’iniziativa nata nel ravennate prima del Covid, diventata un modello a livello nazionale. "Sono esperienze come queste, più che tante parole – ha detto ieri il sindaco Jamil Sadegholvaad –, a rimarcare davvero cosa vuol dire cultura dell’accoglienza, nel suo significato più ampio e più vero". Per l’assessore Kristian gianfreda "scegliere di dare vita ad un progetto di questo tipo nel cuore balneare di una città come Rimini ha un grande valore simbolico. È un messaggio forte della volontà di abbattere quelle barriere che spesso sono più culturali che fisiche". A breve sarà proposta una app, oltre al sito dei gestori, dove poter avere informazioni e prenotare gli accessi ai vari gazebo.
Andrea Oliva