GIUSEPPE CATAPANO
Cronaca

Il Flaminio sarà ampliato: "Palazzetto da 3.500 posti pronto per la serie A"

Nonostante il sogno promozione sfumato con la sconfitta contro Cantù, l’amministrazione comunale interverrà per aumentare la capienza dell’impianto "C’è un patrimonio di passione ed entusiasmo che va salvaguardato".

Nonostante il sogno promozione sfumato con la sconfitta contro Cantù, l’amministrazione comunale interverrà per aumentare la capienza dell’impianto "C’è un patrimonio di passione ed entusiasmo che va salvaguardato".

Nonostante il sogno promozione sfumato con la sconfitta contro Cantù, l’amministrazione comunale interverrà per aumentare la capienza dell’impianto "C’è un patrimonio di passione ed entusiasmo che va salvaguardato".

Non sarà una sconfitta – per quanto cocente – a spegnere la passione. O a spezzare quel filo che lega squadra e società da una parte, città e tifosi dall’altra. Per la Rinascita basket Rimini il sogno serie A è svanito. Per ora. La sconfitta di venerdì sera con Cantù ha fatto calare il sipario sulla stagione dei biancorossi. Che il prossimo anno, sempre in A2, potranno contare ancora di più su quello che è stato ribattezzato ‘effetto Flaminio’: l’amministrazione comunale, in accordo con la Rinascita, amplierà la capienza del palazzetto portandola a 3.500 posti. Ad annunciarlo è il sindaco Jamil Sadegholvaad che, con un post su Facebook, prima di tutto celebra l’annata "emozionante" del basket riminese con un "grazie ragazzi" rivolto ai giocatori. "Il vero successo – osserva il sindaco – però è stato un altro: una città intera che si è stretta attorno alla sua squadra, riempiendo il Flaminio domenica dopo domenica, con passione, entusiasmo e tanto orgoglio". Un patrimonio che va salvaguardato. "Anche se il salto di categoria è sfuggito, abbiamo deciso comunque in accordo con la società di ampliare la capienza del Flaminio" l’annuncio del primo cittadino.

È Rimini che continua a sognare in grande. "Già da inizio anno, prima ancora che il sogno A1 diventasse così vicino – fa sapere l’amministrazione comunale – in sintonia con gli enti preposti e la società abbiamo iniziato a valutare i progetti per ampliare la capienza del Flaminio e raggiungere quota 3.500, limite minimo richiesto dalla Lega Basket per i campionati della massima serie. L’A1 è sfuggita, ma noi andiamo avanti: durante l’estate inizieranno i lavori per aumentare la dotazione di posti disponibili passando da circa 3.100 attuali (frutto di un intervento di ampliamento di circa 300 posti completato due anni fa) ad oltre 3.500, per un investimento intorno ai 200mila euro". Un investimento "sul futuro e sull’entusiasmo di una comunità capace di emozionarsi per lo sport".

Tra l’amministrazione comunale e il club guidato da Paolo Maggioli c’è piena sintonia. La Rinascita ha un obiettivo, più volte dichiarato: ottenere la gestione del Flaminio. "Presto presenteremo un progetto, stiamo sistemando i dettagli" aveva detto Maggioli prima della finale playoff contro Cantù. La gestione del palazzetto, nell’ottica del club, sarebbe "l’evoluzione naturale del percorso" che in sette anni ha portato la Rimini del basket dal momento più buio a un passo dalla A. I dialoghi tra società e Comune continuano, intanto da Palazzo Garampi arrivano i complimenti per la "cavalcata esaltante" della squadra di coach Dell’Agnello. "Al palazzetto di Desio è andato in scena l’epilogo di una stagione per il basket riminese straordinaria. L’amaro e troppo severo 3-0 maturato dall’Rbr nella serie della finale playoff contro Cantù – l’istantanea dell’amministrazione comunale – non cancella né sminuisce quanto fatto della squadra di coach Dell’Agnello, che gara dopo gara è riuscita a rendere possibile un sogno che solo poco tempo fa sembrava destinato a restare tale: il ritorno dopo quasi 25 anni in A1".

Nell’inseguimento di quest’obiettivo ambizioso, "i biancorossi hanno potuto contare su un elemento in più, il cosiddetto ‘sesto’ uomo, grazie al supporto continuo, entusiasta, appassionato di una intera città. Oltre al risultato sportivo, il grande traguardo raggiunto da questa squadra è stato quello di infiammare il cuore di una comunità che si ritrova nelle emozioni autentiche e pure che lo sport sa regalare". Il palazzetto è così diventato "un polo di polo di aggregazione nel senso più profondo del termine, teatro di grande spettacolo sul parquet e di divertimento e incontro sugli spalti". Lo dimostrano anche i numeri: la stagione sportiva appena andata in archivio ha segnato ripetuti sold out nelle gare casalinghe, con il palazzetto riminese che registrato la percentuale di riempimento più alta del campionato di A2 e con una media di 3.069 spettatori a partita. Un amore, quello tra Rimini e il basket, mai interrotto. Ma che oggi vive una sorta di luna di miele. Ora è tempo di pensare al futuro. L’amministrazione farà la propria parte: amplierà il Flaminio. La Rinascita farà la sua: alzerà ancora l’asticella. Sperando che quel sogno – la serie A – diventi realtà prima possibile.

Giuseppe Catapano