Che fine farà il teatro Novelli? Chiuso dopo la rinascita del Galli, non è stato più usato, se non per ospitare alcuni piccoli eventi. Vedere il Novelli nello stato di degrado in cui versa ora fa male al cuore. Per questo, periodicamente, c’è chi torna a sollevare la questione e chiede lumi a Palazzo Garampi sulle sorti del teatro di Marina centro. Nel consiglio comunale di giovedì l’ha fatto anche Stefano Brunori (gruppo Lisi). Con un’interrogazione Brunori ha incalzato la giunta, viste le condizioni in cui si trova, per capire che fine farà il Novelli ("non vorremmo che facesse la fine dell’ex Questura di via Bassi") e "se sono vere le voci sulla possibile realizzazione di abitazioni al posto del teatro".
Di farci case o – come si era ragionato ai tempi della giunta Ravaioli – un parcheggio, per il momento non se ne parla. Ma il destino del Novelli è ancora incerto, come ha ammesso l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli rispondendo in aula a Brunori: "L’amministrazione ha già affidato nei mesi scorsi ad Anthea la valutazione della vulnerabilità sismica del teatro e la redazione del progetto di fattibilità per riqualificare il teatro". Nel frattempo "sono state fatti accertamenti sulla struttura e sui materiali con indagini sul posto e prove di laboratorio". In attesa del completamento del monitoraggio e delle analisi tecniche, i risultati fin qui avuti dagli accertamenti non sono stati di certo incoraggianti: "Lo stato del Novelli oggi risulta precario". Morolli ricorda che dalla sua fondazione negli anni ’30 il teatro è "stato oggetto di numerosi interventi di modifica e aggiunte che via via nei successivi anni ne hanno squilibrato lo stato funzionale e architettonico originario". E "la rigenerazione del teatro renderà necessaria una corposa mole di investimenti". Ogni decisione sul Novelli sarà presa "soltanto una volta completata l’analisi tecnica. L’amministrazione presenterà la sua proposta di complessivo potenziamento dei luoghi della cultura, incluso il Novelli, dando priorità alle esigenze di spazi e di disponibilità per la musica, il teatro, le arti visive. E lo faremo incrociando la riqualificazione urbana complessiva, che ogni intervento sui contenitori della cultura deve avere come obiettivo". "è evidente – aggiunge ancora Morolli – che a Rimini serve un secondo teatro. Il Galli da solo non basta. E il futuro del Novelli andrà ragionato insieme a quello dell’Astoria".
Manuel Spadazzi