Il futuro della spiaggia. I criteri salva imprese

L’atto di indirizzo del Comune vuole valorizzare le piccole e medie società. Mentre a Bellaria si procede con il partenariato tra il pubblico e il privato.

Il futuro della spiaggia. I criteri salva imprese

Il futuro della spiaggia. I criteri salva imprese

"Sarà valorizzata la promozione delle piccole e medie imprese". Tradotto: multinazionale vade retro. Il passaggio contenuto nell’atto di indirizzo approvato dall’amministrazione comunale riminese alla fine dello scorso anno, con cui si avviava la fase delle evidenze pubbliche sulle concessioni balneari, è quello che preme ai bagnini. Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese balneari lo ha detto a più riprese, e quanto sta accadendo nei lidi di Jesolo non è rassicurante per i bagnini nostrani. Se in Veneto le concessioni sono ampie chilometri e non frazionate, in Romagna il fronte spiaggia di uno stabilimento è limitato. Ma se un unico soggetto potesse partecipare a più aste ecco che un grande gruppo imprenditoriale potrebbe portarsi a casa svariate centinaia di metri di arenile. E’ quello che temono i bagnini, ed anche l’amministrazione comunale. La "valorizzazione delle piccole e medie imprese" andrà declinata in criteri chiari e non opinabili, come il limitare la partecipazione di un soggetto a un numero risicato di aste da non superare. A Bellaria si sta pensando in altro modo, ma sempre con il medesimo obiettivo. Per procedere con le evidenze pubbliche dell’intero arenile nel tratto comunale, in municipio stanno lavorando a un partenariato tra pubblico e privato. Tradotto, Comune e bagnini insieme per garantire uno sviluppo alla spiaggia, ma anche per fare quadrato nei confronti delle mire di imprenditori arrivati da fuori. Per riassumere tutto questo in atti concreti il tempo stringe. Le aste andranno fatte in autunno. Resta sempre l’incognita del governo, che fino ad oggi non ha emanato alcun decreto per normare le evidenze pubbliche. La ministra la turismo, Santanché, ha detto che la premier Meloni farà una grande battaglia in Europa per le spiagge italiane. I bagnini si chiedono quando e intanto cominciano a telefonare nei rispettivi municipi per cercare di capire cosa decideranno gli uffici. Intanto leggono gli atti e in quello del Comune riminese si precisa che "tra i requisiti che saranno valutati al momento delle procedure di evidenza pubblica e che dovranno trovare poi dettagliata applicazione nelle stesse si trovano i requisiti generali dell’aspirante concessionario, la capacità tecnica e professionale del concessionario, la capacità finanziaria”. Inoltre saranno valutate “le ricadute occupazionali, la sostenibilità ambientale e l’idoneità degli interventi proposti per assicurare un elevato livello di protezione ambientale e il minimo impatto sul paesaggio"

Andrea Oliva