Il piano della ripartenza "Danni per miliardi Subito fondi speciali" Ancora 42 gli sfollati

Jamil Sadegholvaad: "La nostra città meno colpita di altri territori anche grazie al deviatore Marecchia e agli interventi sulle fogne". Ma restano tante criticità in provincia a cause di frane e smottamenti. .

Il piano della ripartenza  "Danni per miliardi  Subito fondi speciali"  Ancora 42 gli sfollati

Il piano della ripartenza "Danni per miliardi Subito fondi speciali" Ancora 42 gli sfollati

di Manuel Spadazzi

"Forza riminesi... Ci risolleveremo anche questa volta, non ho dubbi". Ma per riuscirci "saranno necessarie ingenti e urgenti risorse, prima per le emergenze e poi per gli interventi strutturali. E si tratta di importi che soltanto il governo e la Regione ci possono assicurare". Se è ancora presto per la conta dei danni, Jamil Sadegholvaad, prova a dare qualche numero. "Si è parlato di 1,5 miliardi di danni in Romagna. Ci sono tantissimi danni per le frane, i dissesti idrogeologici, le strade, le centinaia di allagamenti in case private e negli edifici pubblici. E stiamo parlando di centinaia e centinaia di milioni di euro per il Riminese".

Una delle priorità ora riguarda è quella delle frane, che hanno costretto i sindaci di diversi comuni a evacuare tante persone e chiudere le strade: "Faccio solo qualche esempio – continua il sindaco di Rimini e presidente della Provincia – tra le decine di interventi fatti dal servizio Viabilità della Provincia a partire dalla giornata di martedì. Sono state chiuse, totalmente o parzialmente, la strada provinciale 8 Santagatese, la 22 Leontina, la 36-bis Morciano-Montefiore, la 49 Trasversale Marecchia, la 84 Pedrosa, la 84-bis Valpiano-Miratoio, la 97 Soanne, strada provinciale 118-bis Eremo, la 132 di Gemmano, la 133 San Giuseppe, la 146 Sapigno". Un elenco non esaustivo e in continuo aggiornamento, "a cui vanno aggiunti decine di interventi minori". E questo solo per le strade provinciali, senza dimenticare i problemi registrati su Ss16, via Emilia e su altre arterie di primaria importanza.

Nel disastro Rimini, come sottolineato dal prefetto Maria Rosa Padovano, può ritenersi fortunata. E questo, ha aggiunto ieri Sadegholvaad in consiglio comunale, "lo si deve anche ai tanti interventi fatti a Rimini nell’ultimo secolo: dal deviatore del Marecchia al deviatore dell’Ausa fino al maxi intervento sulle rete fognaria col Psbo. Opere che hanno permesso la messa in sicurezza del territorio". Certo, "il lavoro è da completare e c’è ancora tanto da fare". Per questo "servono fondi speciali, anche attraverso il Pnrr". Il governo ha già stanziato 20 milioni per le prime emergenze. "Attendiamo che il consiglio dei ministri martedì dichiari lo stato di calamità naturale. Nel frattempo, siamo pronti a supportare i Comuni del Riminese con tutte le forze in campo e proseguendo il lavoro in stretto coordinamento al tavolo istituito dalla Prefettura".

Sul tema della ricostruzione interviene anche Andrea Gnassi: "Serve un decreto legge speciale con misure ad hoc – sottolinea il deputato Pd – con un fondo nazionale straordinario destinato all’emergenza e un commissario per la ricostruzione. Riteniamo che il commissario, per ruolo e per i risultati ottenuti dopo il terremoto del 2012, debba essere il presidente della Regione Stefano Bonaccini". "La proposta di Gnassi su Bonaccini – replica di Domenica Spinelli, senatrice di FdI – è intempestiva. Il governo Meloni è sul pezzo".

Polemiche a parte, la situazione in provincia resta ancora critica. A causa delle frane e delle strade chiuse dopo l’ondata di maltempo, nel Riminese ci sono ancora 42 sfollati: due sono stati accolti in centri di accoglienza, tutti gli altri sono ospitati da amici e parenti.