Il predone delle lavanderie non si ferma: altri tre colpi

Migration

Non si è accontentato dei 13 colpi messi a segno nel giro di un mese. Il predone delle lavanderie automatiche è tornato, tra sabato sera e domenica mattina. Con altri tre blitz, tra tentati e riusciti: sabato sera il malvivente si è presentato in un residence della zona sud di Rimini, dove ha scassinato la macchina del caffè, poi in una lavanderia di Miramare e domenica mattina in un’altra lavanderia di via Covignano (in questo caso ha forzato la gettoniera portando via l’incasso). Il modus operandi del ladro seriale, che le forze dell’ordine stanno cercando di intercettare, è sempre lo stesso: l’uomo si presenta nelle lavanderie, anche in pieno giorno, e quasi sempre a volto scoperto; armato di un piccolo piede di porco e di alcuni cacciaviti, si avventa sul distributore automatico di gettoni, forzandolo e scardinandolo. Per poi scappare con banconote e monete, senza curarsi di essere ripreso dalle telecamere di sorveglianza dei luoghi in cui colpisce.

Dietro tutti questi furti, dunque, ci sarebbe sempre la stessa persona: il malvivente, stando alla descrizione dei testimoni, sarebbe un uomo italiano di poco più di trent’anni. Diverse le denunce arrivate in questi giorni ai carabinieri e alla questura. Le forze dell’ordine stanno cercando di incastrarlo, anche se l’uomo non è stato ancora colto in flagranza di reato. I gestori delle lavanderie nelle zone in cui il ladro seriale sta colpendo sperano che l’incubo finisca presto. "L’auspicio è che il ladro venga preso quanto prima – spiega una delle vittime – perché non ne possiamo più. Naturalmente oltre all’incasso perduto, facciamo i conti anche con i danni per le casse distrutte".