Primo giorno di Cau. Ecco l’alternativa al pronto soccorso per i casi meno gravi

In funzione da ieri in via Ovidio il nuovo centro di assistenza e urgenza, attivo con accesso diretto sette giorni su sette dalle ore 8 alle 20. Tamagnini (Ausl): "Un pilastro di un modello sanitario di prossimità".

Primo giorno di Cau. Ecco l’alternativa al pronto soccorso per i casi meno gravi

Primo giorno di Cau. Ecco l’alternativa al pronto soccorso per i casi meno gravi

È entrato in funzione ieriaprile a Rimini il nuovo Centro di Assistenza e Urgenza, conosciuto anche con il suo acronimo Cau. Un tassello fondamentale del percorso di potenziamento e rafforzamento della sanità territoriale, nonché dell’ottimizzazione dei servizi sanitari per la comunità avviata dall’Ausl Romagna con il territorio. Si trova nel Padiglione Ovidio in via Ovidio, sede territoriale nelle vicinanze del Pronto Soccorso dell’ospedale Infermi, ed è attivo con accesso diretto sette giorni su sette per 12 ore, dalle ore 8 alle 20: si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata (con formazione specifica ed esperienza nella gestione di problemi sanitari urgenti) e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali, come da norma regionale.

Una struttura (gli spazi si sviluppano su un unico piano per una superficie complessiva di circa 250 mq), progettata allo scopo di estendere la rete sanitaria rispondendo in maniera efficace e tempestiva alle esigenze dei pazienti che necessitano di assistenza per problemi urgenti a bassa complessità. Il costo dell’intervento a carico dell’Azienda sanitaria è pari a circa 300mila euro, somma a cui vanno aggiunte le spese per la sistemazione delle aree esterne che proseguiranno durante l’estate sia per la costruzione di un nuovo parcheggio in aderenza all’attuale a servizio del Pronto Soccorso, sia per la costruzione e delimitazione dell’isola ecologica.

"Si concretizza sempre di più il piano di potenziamento dell’assistenza territoriale all’interno di un iter di riorganizzazione dei luoghi e di maggiore integrazione dei percorsi di salute – sottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini -. Ecco perché è una giornata assai significativa per la nostra città che segna un’altra tappa importante nel percorso disegnato dal livello regionale e che stiamo portando avanti anche in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale".

A tal proposito il sindaco Jamil Sadegholvaad ha commentato: "Insieme all’Ausl, stiamo lavorando per potenziare l’approccio multidisciplinare attorno al tema della salute, a cui si affianca il macro-processo per la realizzazione e la diffusione di presidi sanitari sul territorio con l’obiettivo di avvicinare le cure a casa dei cittadini, velocizzare i tempi e ridurre contemporaneamente il sovraccarico di lavoro nei pronto soccorso. Una pianificazione che si colloca, dunque, in un esteso quadro che si compone anche delle future tre case di comunità, degli 11 snodi territoriali e altre misure pensate per rafforzare le attività domiciliari e la vocazione di ‘vicinato". Salgono così a 10 i Cau ad oggi attivi in Romagna, quattro dei quali in provincia di Rimini: Cattolica (che ha cominciato ufficialmente l’attività il 18 dicembre), Santarcangelo (operativo dal 15 gennaio) e Novafeltria (attivo dal 29 gennaio).

Il 20 maggio sarà la volta di Bellaria (con trasformazione dell’attuale punto di primo intervento). Nel secondo semestre del

2024 apriranno poi i Cau di Riccione e Morciano.