MANUEL SPADAZZI
Cronaca

In manette i predoni delle ville. Razziavano soldi, orologi e armi: ritrovato bottino da mezzo milione

La banda bloccata dai carabinieri di Riccione dopo l’ennesimo colpo, uno dei militari ferito dai malviventi

La banda bloccata dai carabinieri di Riccione dopo l’ennesimo colpo, uno dei militari ferito dai malviventi

La banda bloccata dai carabinieri di Riccione dopo l’ennesimo colpo, uno dei militari ferito dai malviventi

Nel loro mirino c’erano soprattutto cassaforti, gioielli e orologi. Ma non disdegnavano le armi, tanto da aver messo insieme in questi anni, grazie ai decine di colpi, un piccolo arsenale. È di almeno mezzo milione di euro il valore del bottino della banda di ladri arrestata sabato dai carabinieri di Riccione. Il blitz è scattato poco dopo l’ora di cena. I militari, coordindato dal sostituto procuratore Davide Ercolani, stavano indagando da alcune settimane sui malviventi, dopo una serie di furti avvenuti in appartamenti e ville a Riccione, Misano e nel resto della provincia.

Sabato i quattro ladri, tutti albanesi (di 25, 32, 35 e 44 anni) sono tornati in azione. In una casa a Misano hanno rubato una collezione di 40 orologi tra cui alcuni Rolex, Omega, Hamilton, Eberhard e altri pezzi di pregio, approfittando dell’assenza del proprietario che era a Bologna. Hanno colpito in altre case, da un’altra sono scappati a mani vuote perché quando un anziano si è accorto di loro e ha dato l’allarme. Nel frattempo grazie alle segnalazioni i militari sono riusciti a rintracciare l’auto su cui viaggiava la banda. I carabinieri hanno bloccato la macchina, i ladri hanno tentato la fuga aggredendo i militari e ferendo uno di loro, finito in ospedale per la frattura di una mano. Una volta arrestati i malviventi i militari hanno perquisito l’auto: a bordo c’erano i 40 orologi rubati a Misano, una pistola semiautomatica (regolarmente detenuta) e vari vestiti firmati.

Mentre i quattro venivano portati in caserma, i carabinieri sono andati a perquisire gli appartamenti e le stanze dei residence, tutti a Rimini, dove i ladri alloggiavano. E hanno trovato un tesoro. Nei vari covi i ladri avevano nascosto soldi contanti, gioielli, orologi e vestiti di lusso e parecchie armi, tutte rubate (come il resto) nel corso di anni. Facevano parte dell’arsenale della banda 3 pistole revolver, altre 3 pistole semiautomatiche e 4 fucili da caccia. Tutte le armi sequestrate sono risultate perfettamente funzionanti e dotate di caricatori e munizioni. Durante i controlli è stato scoperto anche un panetto di oltre 700 grammi di cocaina, ancora da suddividere per la vendita al dettaglio, e materiale per il confezionamento delle dosi. Inoltre, ben nascosti sotto il cuscino di un divano, c’erano 20mila euro in banconote di vario taglio. Soldi che – secondo gli inquirenti – sono frutto dei furti, e che la banda stava per spedire in Albania.

Gran parte della refurtiva è stata già restituita ai legittimi proprietari, compresa la collezione di orologi rubata a Misano. "I carabinieri – racconta Matteo – sono stati davvero efficienti. Io sono tornato a casa di corsa appena è scattato l’allarme per il furto, e nel frattempo ho inviato ai carabinieri le immagini della videosorveglianza. Hanno recuperato tutti gli orologi". I 4 ladri, difesi dagli avvocati Tiziana Casali, Massimiliano Orrù e Giuliano Renzi, sono in carcere in attesa dell’udienza di convalida. I militari stanno indagando per capire se la banda aveva altri complici, e per ricostruire tutta la serie di colpi messi a segno in questi anni.