Incidente a Rimini, pirata della strada travolge mamma e figlia

Nell'urto l’investitrice non si è accorta di avere perso la targa dell’automobile e la polizia municipale l’ha ormai identificata

Incidente a Rimini, l'auto è piombata sulla bicicletta

Incidente a Rimini, l'auto è piombata sulla bicicletta

Rimini, 15 novembre 2019 - Investe mamma e figlioletta e poi fugge. Una pirata della strada senza troppi scrupoli, la donna che la Polizia municipale avrebbe ormai già identificato. La bambina sta bene, ma la madre, 29 anni, ha due settimane di prognosi che rischiano di diventare molte di più.

L’investimento si consuma martedì scorso, nel pomeriggio, all’altezza della rotonda della zona dell’ospedale. La giovane donna sta viaggiando sulla bicicletta con la figlioletta di tre anni e mezzo sul seggiolino. E’ già all’interno della rotatoria, quando arriva la macchina come un fulmine e tampona con violenza la bicicletta. Un miracolo vuole che la bambina resti agganciata al seggiolino e non subisca danni, mentre la mamma viene scaraventata per diversi metri sull’asfalto. L’auto investitrice si blocca qualche metro più avanti, mentre altri automobilisti si fermano a prestare soccorso alla donne e alla bambna e chiamano l’ambulanza.

L’investitrice si avvicina invece alla giovane mamma e ammette di non averla vista, poi dice che va a parcheggiare la macchina e tornerà subito. Ma non è così, perchè una volta salita in auto, ingrana la marcia e scappa via. Fa lo sbaglio più grosso della sua vita, perchè nell’urto con la bicicletta la targa si è quasi staccata dalla carrozzeria, e appena lei riparte di gran carriera cade a terra. Mamma e figlia vengono portate in ospedale, la bimba è illesa mentre la ragazza ha contusioni in tutto il corpo. Viene medicata e dimessa qualche ora dopo. Ma la ‘sorpresa’ arriva ieri mattina, quando qualcuno squilla alla sua porta. Quando risponde al citofono, scopre che a cercarla è la donna che l’ha investita e che chiede di parlarle, ma appena si affaccia al balcone si accorge che la sconosciuta è arrivata accompagnata da altre tre persone. Sono molto insistenti, vogliono salire in casa. La giovane si spaventa e chiama i suoi avvocati, Enrico Graziosi e Stefania Urbinati, i quali allertano subito la Polizia municipale. Quando i vigili arrivano, il gruppetto se n’è già andato, ma la pirata ha le ore contate e un conto salato da pagare.