
"Per evitare che Bellaria venga tagliata in due dal muro ferroviario legato al forte aumento dei treni sulla linea Rimini-Ravenna si fanno varie ipotesi (come innalzamento, interramento, ndr) ma si ignora quella che abbiamo proposto da tempo: eliminare le barriere costituite dalle sbarre e dei binari, e acquisire alla città dell’ampia area occupata dalla linea ferroviaria". Torna alla carica il comitato Ferro...Via. Alfonso Vasini e Michelangelo ’Lallo’ Petrucci si mettono ancora di traverso sui binari.
Secondo i due l’innalzamento dei binari avrebbe troppe contro indicazioni: piloni di cemento armato di 10 metri comprese le fondamenta, installazione di scale mobili o ascensori, costruzione di piattaforme vicino alle fermate, aumento dei costi. "Abbiamo sempre sostenuto che la scelta del trasporto su ferro della Rimini-Ravenna non assicura evoluzioni positive tra ferrovia e città, perché resterebbe immutata la frattura tra mare e centro. E Bellaria verrebbe privata di una area strategica per la riqualificazione urbana e turistica, mentre la nuova tratta su gomma proposta potrebbe sostituire le linee costiere di bus locali e creare, via strada, nuovi collegamenti con stazione, fiera, palacongressi e aeroporto con sistemi di intermodalità all’avanguardia. Il Comune sta discutendo con la Regione e con Rfi alcune ipotesi di risoluzione del problema della ferrovia che taglia in due la città. Dalla discussione è esclusa la proposta del Comitato Ferro....Via, perché?"