
Filippo Giorgetti, sindaco di Bellaria Igea Marina
Un taglio alle imposte locali. L’introduzione, dopo quasi 15 anni rispetto agli altri comuni rivieraschi, dell’imposta di soggiorno, ha comportato la parallela riduzione di addizionale Irpef e Imu sugli alberghi, le cui aliquote erano state tenute ai massimi a ’compensare’ l’assenza del balzello turistico. Ora non più. Una doppia sfoltita quella decisa e messa nero su bianco in bilancio dall’amministrazione comunale. "Per quanto riguarda l’addizionale Irpef – spiega il sindaco Filippo Giorgetti – abbiamo anzitutto aumentato le aree di esenzione, passate da 10mila a 15mila euro di Isee. In questo modo gli esenti totali sono saliti al 53 per cento. Poi, riguardo la seconda e la terza fascia, rispettivamente compresa tra 15mila e 28mila, e tra 28mila e 50mila euro di Isee, abbiamo ridotto l’addizionale comunale dello 0,5 per cento". Una riduzione che in termini percentuali si è attestata attorno al 10 per cento. "In questo modo – aggiunge il sindaco – arriviamo al 92 per cento delle persone che hanno beneficiato di una riduzione, tra esenzioni totali e rimodulazione al ribasso". Lo stesso governo nazionale ha operato una riduzione dell’addizionale Irpef. La Regione Emilia Romagna però, come ha spiegato il presidente Michele de Pascale, con l’obiettivo di (quantomeno) mantenere gli standard dei servizi sanitari, l’ha incrementata del 10 per cento.
Quanto all’Imu, la storia è nota: a Bellaria Igea Marina venne portata al massimo, il 10,6 per mille, per quanto concerneva gli immobili alberghieri, proprio per ’compensare’ la mancata introduzione dell’imposta di soggiorno, riesumata per legge nel 2011. Ora si cambia. Da quest’anno l’amministrazione comunale l’ha ridotta al 9,6 per mille, tagliando uno dei tre punti di competenza comunale, a fronte del 7,6 per mille ’fissi’ di competenza statale.
Il taglio complessivo delle imposte comunali pesa per oltre 800mila euro. Mentre le stime che ha fatto il Comune, riguardo i futuri introiti della tassa di soggiorno, prevedono circa 1,2 milioni di euro quest’anno. "Alleggerire la pressione fiscale sui nostri cittadini credo sia un’ottima operazione – chiosa il sindaco – specialmente in tempi molto complicati come i nostri, e spesso gli enti locali agiscono in direzione opposta. Vero che in fondo si tratta di qualche centinaia di euro a persona, ma è un segnale importante sulla qualità della vita". L’imposta di soggiorno viene applicata nel periodo estivo, dal primo giugno al 15 settembre.
Mario Gradara