"La politica faccia il possibile per tutelare San Patrignano"

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"Ho parlato con uno dei responsabili di San Patrignano: nessuno si aspettava un aumento dei costi energetici di queste dimensioni e si confida nell’aiuto da parte del governo". Gianluca Ugolini, sindaco di Coriano, è "preoccupato" per la stangata ricevuta dalla comunità. Una bolletta del gas da oltre 730mila euro per un mese di consumi. "Potremmo essere costretti a chiudere interi settori" l’allarme lanciato da Marcello Chianese, membro del cda di Sanpa. "Siamo vicini – osserva Ugolini – a tutte le attività colpite dal caro bollette. Per quanto riguarda San Patrignano, parliamo di una realtà no profit: anche noi chiediamo che il governo intervenga velocemente, non c’è tempo da perdere. Non è pensabile di poter sostenere una spesa da 730mila euro per la bolletta mensile del gas". Da parte del primo cittadino di Coriano arriva un appello "perché si trovi una soluzione velocemente".

Intanto Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione in Regione. "Il caro bollette strozza San Patrignano. Eventuali chiusure sarebbero un dramma. La Regione, dunque, intervenga con risorse proprie o dialogando con i gestori di luce e gas perché San Patrignano possa continuare a vivere: lo dobbiamo – sottolinea il consigliere Giancarlo Tagliaferri – alle tante famiglie che non sanno come affrontare il tunnel della droga, lo dobbiamo alla famiglia Muccioli che ha dedicato una vita alla libertà dei giovani, lo dobbiamo soprattutto a Vincenzo Muccioli".

Per Raffaella Sensoli (Impegno civico) "pensare che San Patrignano debba chiudere a causa del caro bollette è davvero incredibile. Per questo è necessario che si faccia di tutto per evitare uno scenario del genere. La nostra proposta è che sia lo Stato a farsi carico dell’80% del costo dell’energia. San Patrignano potrebbe essere capofila in un grande progetto di rivoluzione green, quello delle comunità energetiche. L’Emilia Romagna ha approvato una legge ad hoc soltanto pochi mesi fa, con incentivi".