La scuola torna libera, addio mascherine

Si riparte senza limitazioni da Covid, ma scoppia il caso del Serpieri dove la ricreazione si fa in classe. La rabbia dei genitori

Migration

"Finalmente senza mascherina in classe". E’ la prima cosa che ti dicono ragazzi e ragazze quando li incontri all’uscita degli istituti superiori. Nel primo giorno di scuola il virus sembra dimenticato. Non ce n’è traccia nei comportamenti dei ragazzi che tra le medie e le superiori affollano le porte di ingresso dei plessi quasi dovessero entrare un concerto. Non c’è n’è traccia in classe durante le lezioni se non fosse per quelle finestre aperte per arieggiare, retaggio delle prescrizioni Covid, che di questa stagione passano inosservate viste le temperature. Non ce n’è traccia all’uscita da scuola quando gli studenti si precipitano nei piazzali ad attendere gli autobus. Cortei di giovani uno attaccato all’altro. Il distanziamento è cosa passata, come passate sono le bandelle che si trovavano sui bus e i tutor di Start Romagna che avevamo il compito di far salire un po’ alla volta gli studenti, limitando anche le capienze dei bus. Addio limiti; i mezzi di Start ieri dal polo scolastico di Viserba sono partiti carichi con i giovani stipati come accadeva anni fa. "Il virus? Speriamo di andare avanti così" sorride una studentessa del liceo. E se lo augurano tutti, i genitori che ieri hanno affollato con le proprie auto i parcheggi, fermandosi anche all’interno della rotonda lungo via Sacramora. Se lo augurano i professori fino ad arrivare agli stessi autisti di Start che hanno ripreso a fare il lavoro normale, senza pensare al Covid. A dire il vero qualcuno che ha qualcosa da ridire c’è. "Ci avevano detto - spiegano tre studenti al primo anno - che sarebbe tornato il compagno di banco. Invece per noi non è così, i banchi sono ancora divisi". Non sono gli unici a masticare amaro. Al liceo Serpieri studenti e genitori non hanno mandato giù le disposizioni del preside Francesco Tafuro riguardo alla ricreazione. Il dirigente scolastico ha infatti stabilito che la ricreazione si fa in classe, e gli studenti possono uscire per andare in bagno solo uno alla volta. Il quarto d’ora ‘d’aria’ verrà concesso solo se lo vorranno i docenti, uscendo dall’aula, e comunque il gruppo classe dovrà rimanere unito. Saranno gli stessi professori ad avere l’obbligo della sorveglianza.

"Come comitato dei genitori per la Scuola in presenza - dicono i genitori - vorremmo conoscere li motivo di una simile decisione dato che abbiamo lo spaccato di quanto accade in altre provincie e regioni e da nessuna altra parte vige questa regola". Rimanendo nei paraggi "questa regola non c’è all’Einstein, al Giulio Cesare, in tante scuole del riminese incluso il Marco Polo che non l’aveva inserita neppure lo scorso anno". Al Serpieri qualcosa delle limitazioni imposte in passato dal Covid è rimasta.

Ieri la giunta riminese ha voluto inaugurare il nuovo anno alle nuove Ferrari. "Siamo voluti partire simbolicamente dall’inaugurazione della nuova scuola Ferrari per sottolineare come l’accoglienza, il rispetto dell’altro, l’inclusione e la convivenza tra culture diverse debba essere la grande sfida e lezione della scuola alla nostra comunità".

Andrea Oliva