La settima arte, i big al Galli. Verdone: "Rilanciamo il cinema". Pupi Avati omaggia Fellini

L’attore ha ricevuto il premio ad honorem: "Puntiamo di più sulle storie, sulle sceneggiature". Il regista ha ricordato ‘La strada’: "Un film straordinario, un vero inno all’ingenuità".

La settima arte, i big al Galli. Verdone: "Rilanciamo il cinema". Pupi Avati omaggia Fellini

La settima arte, i big al Galli. Verdone: "Rilanciamo il cinema". Pupi Avati omaggia Fellini

Fellini e Rimini. La sua città omaggia il cinema con la rassegna La Settima Arte. Ieri pomeriggio il Teatro Galli ha ospitato la cerimonia di consegna dei Premi Confindustria Romagna Cinema e Industria, condotta dalla giornalista Paola Saluzzi. La giuria, diretta da sei anni da Pupi Avati, ha visto decretare il riconoscimento ’ad honorem’ a Carlo Verdone. "Questo premio è importante perchè si rivolge a tutte le maestranze, senza le quali gli attori non potrebbero fare niente", ha detto l’attore. Ma come sta il nostro cinema? Secondo Verdone bisogna lavorare molto "sulle storie. Sulle sceneggiature. Abbiamo perso tanto. Bisogna prendere uno slancio importante che c’è stato con il film di Paola Cortellesi e poco altro". Il maestro Pupi Avati sul palco del Galli ha definito La Strada, pellicola che festeggia 70 anni, un "inno all’ingenuità".

Lo stesso registra poco prima ha commentato così il premio consegnato: "Carlo ha percorso assieme a tutti noi buona parte del cinema italiano. Ereditando quello che era il testimone di Alberto Sordi". La rassegna punta l’occhio sulle professionalità "che non sono mai valorizzate, quelle lavorano dietro e stanno spesso nei titoli di coda – ha proseguito Avati –. Hanno invece un ruolo molto importante. Il cinema italiano sta malissimo e non si capisce perche si fanno tante feste. Bisogna fare qualcosa e quindi spero che questi eventi siano di buon auspicio. I film sono di qualità e sono più belli rispetto a quelli di 20 anni fa, manca il pubblico. E non è una cosa irrilevante. Anzi". Sul palco la nipote di Masina e Fellini ha lamentato il mancato ricordo, venerdì sera ai David di Donatello, a sua zia Giulietta a 30 anni dalla morte.

Francesco Pierucci