La stagione degli studenti: "Mia figlia ha un lavoro"

Le nuove norme consentono i contratti di apprendistato per tutti i minori. Massimo Falconi: "Farà la cameriera nell’hotel dove ho iniziato da giovane".

La stagione degli studenti: "Mia figlia ha un lavoro"

La stagione degli studenti: "Mia figlia ha un lavoro"

"Mia figlia farà la stagione nell’hotel in cui ho cominciato anch’io, alla su età". La figlia di Massimo Falconi è tra quei giovani che sfrutterà la recente apertura del ministero del lavoro all’apprendistato estivo per studenti nell’ambito turistico. La battaglia condotta dalla consigliera regionale del Pd, Nadia Rossi, con il sostegno della Regione, ha infine portato alla possibilità di assumere nel settore turistico con contratti di apprendistato anche minori (tra 16 e 18 anni) frequentanti licei o istituti tecnici. In precedenza potevano sfruttare questo tipo di contratto solo gli studenti degli istituti alberghieri il che tagliava fuori i coetanei visto che difficilmente un albergatore o ristoratore avrebbe assunto un minore con un contratto da dipendente specializzato, spendendo di più. "Sento i ragazzi dire che la stagione è dura da farsi – riprende Massimo -. Si vede che non hanno conosciuto quelle che facevano noi. Ma siamo ancora vivi (sorride) e penso che una esperienza in questo ambito sia importante per crescere. Ne ho parlato con mia figlia. Abbiamo valutato alcune possibilità e tra queste c’è l’hotel dove ho iniziato a fare il cameriere da ragazzino, all’inizio degli anni Novanta, l’hotel dell’Angelo a Rimini". Un albergo a conduzione famigliare tramandato di generazione in generazione. "Ho fatto otto stagioni come cameriere. Erano altri tempi, si lavorava tutti i giorni per un’intera estate, ma c’erano anche retribuzioni che all’epoca erano ‘pesanti’, e attraevano i ragazzi. Poi ho seguito il mio percorso scolastico e oggi lavoro in una azienda meccanica, ma ricordo volentieri quella esperienza". In estate in quella stessa sala da pranzo non ci sarà Massimo ma la figlia. "Penso che se le condizioni sono corrette, allora fare la stagione per giovani anche minorenni sia un’esperienza importante. Certo, non bisogna sfruttare i ragazzi, questo mai. Se invece si rispetta il giorno libero, le ore lavorative da contratto e si cerca anche di andare incontro a determinate esigenze visto che si fanno i turni, allora non vedo perché non fare la stagione. E’ quello che ho consigliato a mia figlia". Prima dovrà terminare l’anno scolastico, poi con il mese di giugno e la stagione che entrerà nel vivo, anche la figlia di Massimo, che compirà 17 anni in luglio, comincerà a servire ai tavoli, ma facendo i turni e alternandosi con altri ragazzi e lo staff rodato della struttura. "Mia figlia ha già fatto una prova per il ponte del 25 aprile. Adesso attende l’estate".

Andrea Oliva