"Te ne sei andato via così, da un giorno all’altro, e non era il tuo momento: quando l’ho saputo non ci volevo credere. Riposa in pace Baye". "Non ho perso un semplice amico, ho perso un amico con la A maiuscola, che non mi ha mai fatto mancare nulla. Ogni volta che mi serviva una mano, non dovevo nemmeno chiedere, tu eri lì già pronto ad aiutarmi". Mazzi di fiori appesi al cancello della scuola, un quadro con una foto (qui a sinistra), soprattutto tanti messaggi. E poi, dopo il suono della campanella, tutti fuori, nel piazzale davanti all’istituto. Per accendere i fumogeni colorati e liberare in aria decine e decine di palloncini bianchi e azzurri. Così gli studenti dell’istituto superiore ‘Gobetti - De Gasperi’ di Morciano si sono stretti al dolore del papà e della mamma di Baye Madjimby Mboup, il 17enne di origine senegalese vittima di un tragico incidente in scooter avvenuto l’altra mattina verso le 4.30 sul rettilineo di via della Stazione, a Misano. Il giovane, residente a Gradara, è andato a sbattere con il suo Scarabeo contro un cordolo mentre si stava dirigendo verso la discoteca Living, dove avrebbe dovuto recuperare un amico per accompagnarlo a casa. Baye aveva già fatto lo stesso con altri due coetanei, caricandoli sullo scooter e portandoli a destinazione, uno alla volta. "Non ho bevuto, vi porto io". Stava andando a prendere il terzo amico, quando ha perso il controllo del mezzo. "Baye –scrive ora un compagno – ci conoscevamo da cinque anni, non abbiamo mai discusso: eri una persona veramente d’oro, pronto a dare tutto se stesso per aiutare gli altri, sempre con il sorriso. Nessuno potrà mai sostituirti".
CronacaLo strazio dei compagni di Baye: "Un cuore generoso"