LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Louis chiese un rito voodoo: "Fermate pm e poliziotti"

Poco dopo la morte di Pierina, Dassilva si rivolse a un amico in Senegal. Continua la deposizione di Manuela. Le istruzioni del presunto assassino all’amante.

Manuela Bianchi e Louis Dassilva ai tempi della loro relazione

Manuela Bianchi e Louis Dassilva ai tempi della loro relazione

RIMINIC’è spazio anche per la magia nera. Nel giallo di Rimini, tra l’amore tra Manuela Bianchi e Louis Dassilva e la morte di Pierina Paganelli, da ieri è spuntato fuori anche l’esoterico. E un presunto rito voodoo che l’unico indagato per l’omicidio del 3 ottobre 2023 avrebbe chiesto ad alcuni connazionali in Senegal di fare contro sei agenti della squadra mobile di Rimini e il magistrato Daniele Paci, che coordina l’inchiesta. Una richiesta bizzarra che sarebbe documentata in un messaggio in mano a chi indaga ed inserito nel fascicolo sull’omicidio di Pierina. Un messaggio che risalirebbe al novembre 2023, quindi pochissimo tempo dopo l’omicidio quando Dassilva non era ancora né indagato né tantomeno in carcere. Un messaggio col quale l’uomo avrebbe chiesto a una sorta di sciamano un rito di tradizione voodoo, alcuni dei quali prevedono il sacrificio di animali, fornendo i nomi degli inquirenti contro cui rivolgere il rituale. Questo è solo l’ultimo dettaglio oscuro di un giallo su cui per fare più luce servirà almeno un’altra udienza, la terza, di incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza di Manuela Bianchi. Anche oggi la nuora di Pierina sarà ascoltata per spiegare le molte intercettazioni in questura tra lei e Louis Dassilva e tra lei e il fratello Loris. Il tutto dopo aver trascorso un’altra lunga giornata in tribunale a ripercorrere ieri il passaggio cruciale dell’incidente: ossia la mattina del ritrovamento del cadavere di Pierina. Manuela ha confermato in contraddittorio di avere incontrato nel sotterraneo Dassilva, aggiungendo che sarebbe stato sempre Louis ad avvertirla dei cocci di vetro dietro alla porta e di dirle di riferire agli inquirenti di essere andata lei a citofonargli a casa per chiedere aiuto. Una versione su cui gli avvocati di Dassilva non hanno mancato di aprire il fuoco cercando di minare la credibilità della testimone anche attraverso il racconto di una donna che quella mattina usciva dal garage e che sostiene di non aver visto nessuno di sotto. Durante l’udienza il gip ha anche avanzato l’ipotesi di un ’faccia a faccia’ tra gli amanti a cui Manuela si è detta pronta a partecipare, mentre gli avvocati di Dassilva hanno tirato il freno: "Non senza tutti gli atti a disposizione".

Marco Principini