L’ovazione di Rimini per Figliuolo

L’ex commissario per l’emergenza Covid: "Grazie per la straordinaria accoglienza riservata a noi alpini"

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Gli applausi al Romeo Neri, dove è stato accolto da un bagno di folla. E poi quelli in piazza Cavour, dove è apparso a braccetto col sindaco Jamil Sadelgholvaad, diretto al teatro Galli dove si è svolta la cerimonia dei saluti istituzionalii. Una vera ovazione quella riservata ieri da Rimini al generale Francesco Paolo Figliuolo, arrivato per partecipare all’Adunata nazionale degli alpini. Con Figliuolo al Galli c’era anche il generale Ignazio Gamba, il comandante delle truppe alpine. Sul palco si sono alternati i saluti della presidente dell’Assemblea regionale Emma Petitti, del presidente della Provincia Riziero Santi e di Sadegholvaad. "E’ un onore per Rimini ospitare l’Adunata – ha detto la Petitti – che ha saputo unire tutto il territorio, dal mare alla collina fino a San Marino". La Petitti ha ringratiato gli alpini perché "in questi due anni segnati dalla pandemia la loro macchina organizzativa si è messa in moto per far fronte a uno stato emergenziale senza precedenti, fornendo assistenza con migliaia di volontari e salvando vite umane".

Della pandemia, e della voglia di Rimini di tornare alla normalità, ha parlato anche Sadegholvaad: "Da sindaco di questa città di mare, un luogo inconsueto per l’Adunata degli alpini, vi invito a respirare quest’aria straordinaria girando per le piazze e le strade di Rimini. E credo di non essere immodesto, se dico che è un’atmosfera che accomuna tutto il Paese, in uno dei momenti più difficili della sua storia recente. C’è la voglia di farcela, di di una nuova normalità... C’è la voglia di non arrendersi davanti alle crisi che affrontiamo ogni giorno: la pandemia, la guerra, le difficoltà economiche". E gli alpini "esprimono un’idea di Stato che è prima di tutto l’idea di di una comunità. Una comunità in cui è il mutuo soccorso, l’altruismo, la solidarietà sono il comune denominatore e il collante".

Durante la cerimonia al Galli ieri l’Ana, l’associazione nazionale alpini, ha premiato Figliuolo e il giornalista Beppe Severgnini per il libro scritto a quattro mani Un italiano. E l’ex commissario per l’emergenza Covid ha parlato a lungo del valore di questa Adunata "in cui finalmente, dopo tanto tempo, siamo tornati a riabbracciarci. Bellissima questa fratellanza con Rimini e San Marino, sarei venuto pure a piedi pur di esserci". Figliuolo poi si è augurato che questa Adunata "si concluda oggi senza problemi di ordine pubblico". Inevitabile per lui parlare della guerra in Ucraina: "Speriamo prevalga il buon senso. Noi stiamo facendo la nostra parte, dando una mano alla resistenza ucraina contro la brutale aggressione della Russia".

Manuel Spadazzi