Minacce al ristorante dei cacciatori

Valconca: gestore finisce nel mirino di uno sconosciuto che lo accusa di ospitare le ‘doppiette’

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La sua unica colpa: il fatto che il ristorante di cui è titolare sia diventato un punto di ritrovo per i cacciatori della zona, che spesso si fermano lì a bere il caffè o a pranzare. Protagonista di questa disavventura un giovane ristoratore della Valconca, che ha deciso di presentare denuncia a carico di ignoti per le pesanti minacce ricevute nei giorni scorsi da parte di una persona che non è stata ancora identificata. L’uomo è assistito dall’avvocato Paolo Ghiselli del foro di Rimini.

Tutto comincia alla fine del mese scorso. E’ un giorno come tanti, l’imprenditore si trova nel ristoratore e sta sbrigando alcune faccende, quando a un tratto squilla il telefono. All’altro capo della cornetta c’è uno sconosciuto che sembra avercela a morte con lui. Il motivo sembra essere semplice. Lo sconosciuto afferma che alcuni giorni prima, durante una battuta di caccia, il suo amatissimo cane era stato impallinato ed era morto. A nulla erano valsi i tentativi di salvarlo, perché l’animale era morto a causa delle ferite. Questa la ragione del suo astio nei confronti delle doppiette. A suo modo di vedere, anche il ristoratore avrebbe avuto una responsabilità in tutto questo. Il suo locale, infatti, è frequentato abitualmente dai cacciatori, che spesso si danno appuntamento lì prima o dopo un’uscita nelle campagne della Valconca. I toni si fanno sempre più minacciosi e pesanti. Al ristoratore serve a poco spiegare che lui non c’entra nulla con la morte del cane. Anzi, per quel che riguarda, è anche contrario alla caccia, ma non può certamente mettere alla porta delle persone che vengono lì solo per mangiare, indipendentemente da quelle che sono le loro passioni.

Allo sconosciuto però le spiegazioni non bastano. Dice di essere pronto a far passare un brutto quarto d’ora al ristoratore, di volerlo pestare o di voler mandare delle persone a mettere a soqquadro il locale. L’imprenditore, spaventato a morte, tenta nuovamente di chiarire la sua posizione, ma è tutto inutile. A quel punto non può far altro che rivolgersi al suo avvocato. Insieme decidono di presentarsi in procura per depositare una denuncia a carico di ignoti. Saranno ora gli inquirenti a dover far luce sulla vicenda.