Rimini, molestata durante la vacanza studio

Una minorenne riminese sedotta dall’uomo che la ospitava all’estero. I genitori lo denunciano

La ragazza è stata sedotta dal capofamiglia (foto d'archivio De Pascale)

La ragazza è stata sedotta dal capofamiglia (foto d'archivio De Pascale)

Rimini, 23 dicembre 2019 - Prima sedotta e poi perseguitata dal capofamiglia che l’aveva ospitata per un soggiorno di studio all’estero. Vittima una minorenne riminese, diventata l’oggetto del desiderio di un uomo di oltre 60 anni che l’ha seguita fino a qui, arrivando al punto da ricattarla pur di averla. Ormai spaventata a morte, la giovane si è confidata con i genitori e ora l’uomo è indagato per stalking, ma è riuscito a tornare in patria prima di venire rintracciato dalla polizia.  

I soggiorni di studio all’estero sono all’ordine del giorno per i giovani studenti. Inghilterra, America, Australia, prendono e se ne vanno per sei mesi, ospiti di famiglie sui cui vengono fatti preventivamente tutti gli accertamenti possibili, per avere la certezza che i propri figli finiscano in buone mani. Ed era accaduto così anche questa volta, la minorenne, di ottima famiglia, era volata oltre oceano per trascorrere sei mesi di studio.

Accolta a braccia aperte da moglie, marito e figli, la sua vita lontano da casa era partita serena, fino a quando il capofamiglia non le aveva messo gli occhi addosso. Un uomo ultrasessantenne a cui lei era stata affidata, ma che improvvisamente invece che vederla come una figlia, aveva cominciato a guardarla come una donna, nonostante la giovanissima età. Aveva cominciato a girarle intorno e a corteggiarla con tanti piccoli gesti, e lei si era sentita lusingata della corte di un uomo adulto e affascinante.

Fino a quando era caduta nella rete, e lui l’aveva convinta a fare sesso. Nessuno in famiglia si era accorto di nulla, ma lei sapeva che stava facendo qualcosa di terribilmente sbagliato, e alla fine era riuscita ad allontarnarsi da quella storia che stava diventando morbosa. Lui non vedeva oltre quella che era poco più di una bambina, impazzito per un ossessione che era riuscito a tenere in qualche modo a bada, fino a quando la riminese non era ripartita per tornare a casa.  

Quello però non aveva mollato, e aveva continuato a cercarla sui social, implorandola di tornare da lui. Preso da una sorta di febbre, non riusciva a smettere di tormentarla, poi quando ha visto che lei gli chiudeva via via tutti i contatti, l’ha avvertita che sarebbe venuto a Rimini per riprendersela. Probabilmente lei all’inizio non ci ha creduto. Una persona con un lavoro, una famiglia e un’intera vita dall’altra parte dell’oceano, non può buttare via tutto perchè si è innamorato di una ragazzina. Ma non aveva compreso fino a che punto lui era arrivato.  

Perché alla fine è partito sul serio e qualche tempo fa, le ha fatto sapere che aveva preso alloggio in un hotel di Rimini e che doveva vederla al più presto. La ragazzina naturalmente non aveva raccontato nulla ai genitori di quello che era accaduto in quei sei mesi all’estero, e all’inizio ha cercato di gestire la situazione da sola, tentando di tenerlo a bada e rifiutandosi di vederlo. Lui la supplicava ogni momento: "Voglio stare con te, non faccio che pensarti. Per te ho sfasciato la mia famiglia".

Ma quando lei gli ha risposto che non voleva più vederlo, allora è passato alle maniere forti. Durante la loro breve relazione, lui le aveva scattato delle foto, alcune delle quali la ritraevano nuda. E ha minacciato di rendere tutto pubblico, se non avesse ceduto. A quel punto si è spaventata, e ha capito che non avrebbe potuto fare fronte a quella situazione da sola. Quell’uomo la terrorizzava. Così ha preso coraggio e ha raccontato ai genitori tutto quello che era accaduto.

Superato il primo momento di choc, il padre e la madre non ci hanno pensato due volte, e si sono rivolti alla polizia. Non sapevano dove fosse esattamente quell’uomo, lui però deve avere capito che la giovane si era rivolta ai genitori, e ha deciso che era meglio fare le valigie seduta stante e tornarsene a casa. Gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal sostituto Davide Ercolani, hanno infatti setacciato tutti gli alberghi ma non sono riusciti a trovarlo. L’hanno denunciato per stalking, ma se tornasse in Italia passerebbe guai molto più seri.