MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Morbillo Rimini, un altro caso a scuola

L’alunno non era vaccinato. Un altro paziente ricoverato e già dimesso. In totale sono 17 i casi nel Riminese

Campagna di vaccinazione per il morbillo

Campagna di vaccinazione per il morbillo

Rimini, 7 febbraio 2019 - Continuano i casi di morbillo nel Riminese. Dalla fine di dicembre sono stati già 17. Molti di quelli che l’hanno contratto sono studenti delle scuole superiori, e «tutti – ha spiegato ieri l’Ausl con una nota – non avevano effettuato o completato il ciclo vaccinale per varie motivazioni».

Si è reso necessario, per due pazienti, anche il ricovero in ospedale: «Il primo, ricoverato per una complicazione encefalica, è già stato dimesso. L’altro invece è tutt’ora in ospedale. Per gli altri pazienti in questo momento non ci sono complicazioni».

SCHEDA Morbillo, sintomi e trasmissione

Già dai primi casi «il dipartimento della sanità pubblica ha tempestivamente messo in atto tutte le procedure previste: la ricerca delle persone che avevano contatti diretti con gli ammalati, una sorveglianza epidemiologica e l’offerta della vaccinazione a coloro che, suscettibili di poter contrarre la malattia, non hanno completato ancora il ciclo vaccinale». Purtroppo, fa notare ancora l’Ausl, «non tutti hanno accettato la vaccinazione».

Uno casi dei più recenti si è verificato però alla scuola elementare del Ceis. Il bambino, stando a quanto si è appreso, non era stato vaccinato contro il morbillo. Un dettaglio non secondario che ha mandato ancora di più in fibrillazione i genitori dei suoi compagni di classe, appena si è diffusa la notizia.

E’ stata la stessa direzione del Ceis a segnalare il caso all’Ausl, e l’azienda sanitaria ha subito attivato la profilassi per gli altri alunni della classe, e quelli che hanno avuto maggiori contatti col bambino ammalato. Il caso di morbillo tra i banchi della scuola ha creato preoccupazione e un po’ di allarmismo tra le famiglie. Ma Giovanni Sapucci, direttore del Centro educativo italo-svizzero, rassicura i genitori: «La situazione è sotto controllo. Nel momento in cui è emerso il caso, l’abbiamo segnalato prontamente all’Ausl ed è partita la profilassi come previsto. Al Ceis si è registrato soltanto questo caso, non altri. Non abbiamo né epidemie né nuovi casi». Però il bambino, stando a quanto trapelato, non era vaccinato contro il morbillo.

Ma «i controlli sull’obbligo vaccinale – continua Sapucci – vengono fatti scrupolosamente al Ceis. E non perdiamo occasione per ripetere a tutte le famiglie quali sono le norme, cosa devono fare e cosa rischiano nel caso di violazione della legge. Nella fascia da 0 a 6 anni tutti i bambini che frequentano la nostra scuola sono in regola con i vaccini obbligatori imposti dalla nuova legge. Questo lo voglio dire con chiarezza: non abbiamo, in questa fascia d’età, nessun alunno non vaccinato».

L’obbligo vaccinale vale, come noto, per tutti gli studenti fino a 16 anni d’età. Ma i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo, quindi dalle elementari in poi, non possono essere esclusi. In caso di mancata vaccinazione le loro famiglie al massimo rischiano una multa. «La legge sull’obbligo vaccinale, su questo aspetto, non è così chiara ed è più complicato fare i controlli – fa notare Sapucci – Tutte le scuole, inclusa la nostra, stanno facendo quello che possono con gli strumenti a disposizione. E’ necessario semplificare la norma per una sua corretta applicazione».