Nidi e materne, nuove regole Covid

Nelle scuole comunali cade l’obbligo della mascherina per gli insegnanti. E chi ha il raffreddore rimarrà in aula

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Addio mascherine nelle scuole comunali. E chi dovesse starnutire non rischierà di tornarsene a casa con lo spettro della positività al Covid. Quello che si avvicina sarà un anno scolastico diverso rispetto agli ultimi due. La pandemia non è un ricordo, ma l’approccio che le strutture comunali sono pronte a mettere sul campo va nella direzione della prevenzione e non dell’emergenza. Un esempio lo offre il raffreddore. Infatti se da un lato non è consentita la permanenza a scuola nel caso in cui emergano sintomi riconducibili al Covid, questo non vale per il raffreddore. Se un bambino avrà un po’ di raffreddore potrà rimanere in classe o sezione. Negli altri casi scatterà l’allontanamento. Poi seguiranno le prescrizioni dell’Ausl e per il rientro a scuola dei positivi sarà necessario l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare. "Tutto è pronto nei nostri nidi e scuole di infanzia – spiega il vicesindaco Chiara Bellini - per l’inizio del nuovo anno scolastico. Durante il periodo estivo abbiamo lavorato senza sosta per migliorare gli spazi didattici, le aule, i giardini, i giochi e gli strumenti didattici, ma anche per permettere un ritorno a scuola all’insegna dell’armonia e di una progressiva ‘normalità’ dopo le ondate pandemiche degli scorsi anni". Altra novità rispetto agli ultimi due anni sarà per gli insegnanti che non avranno più l’obbligo di indossare la mascherina. Il suo utilizzo sarà solo raccomandato, come come verrà raccomandato alle famiglie di monitorare le condizioni di salute dei figli. Per gli insegnanti rientranti nella categoria dei fragili come da indicazione del medico del lavoro, dovrà invece indossare la mascherina Ffp2 e la protezione per gli occhi. Per i bambini fragili verranno seguite le indicazioni specifiche fornite dalla pediatria di comunità. Resterà in vigore anche quest’anno l’obbligo di registrare tutti i visitatori in un apposito registro. Infine, per quanto riguarda gli accessi dei bambini nelle strutture viene mantenuta la prescrizione di tenere separati i flussi di accesso alle singole sezioni. "L’impegno ci ha consentito di arrivare a un nuovo e agile sistema di prescrizioni e raccomandazioni per i nidi e le scuole di infanzia comunali. L’approccio, nel rispetto della necessaria prudenza, passa da una logica stringente di contrasto ad una più strutturale ma anche meno invasiva di prevenzione. Questo approccio, in parte già anticipato in alcune sperimentazioni nel corso dell’anno scorso, ci mette ora nelle condizioni di non dover rinunciare a nessuna attività didattica e socializzante, sia all’interno che all’esterno delle scuola".

Andrea Oliva