MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Covignano, i nomadi si accampano dall’Assassino

Spuntano le carovane, scatta la protesta dei residenti

I controlli dei vigili

I controlli dei vigili

Rimini, 7 giugno 2018 - I nomadi fra le case della Rimini bene. Da un paio di giorni alcune famiglie dei nomadi (tutti siciliani) ‘sfrattate’ dalla nuova Questura si sono accampate in via Covignano, a due passi dalle scuole all’ex seminario e dal santuario delle Grazie. Per il loro camping abusivo, subito utilizzato per stendere i panni e cucinare all’aperto, hanno occupato il piazzale dove fino all’anno scorso si trovava l’Assassino, lo storico bar sulla collina, famoso per servire cocomero e frutta fresca fino a tarda notte.

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Il locale è stato demolito dagli stessi proprietari, quando hanno avuto la certezza che il Comune di Rimini non avrebbe concesso loro il condono. L’Assassino fra l’altro avrebbe dovuto riaprire i battenti proprio in questi giornia Cerasolo (lungo la superstrada per San Marino), invece per quest’estate non se ne farà niente.

In compenso al suo posto sono arrivati i nomadi. Con tre roulotte, e una quindicina di persone fra cui diversi bambini. La polizia municipale, subissata di telefonate dai residenti, ieri mattina è andata sul posto per avviare la procedura di sgombero dei nomadi. Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili, tanta è la rabbia fra i residenti.

Chi vive a Covignano, compreso il consigliere comunale di Vincere per Rimini Filippo Zilli, nei mesi scorsi aveva messo in guardia il Comune: «Senza la presenza dell’Assassino, quella zona rischia di diventare un’area degradata e mal frequentata». E’ bastata la presenza dei nomadi a scatenare la rabbia dei residenti.

«Chiudere l’Assassino è stata una sconfitta, per tutti – ribadisce Zilli – Perché il chiosco non solo dava lavoro a diverse persone ed era un punto di riferimento per riminesi e turisti, ma rappresentava anche un importante presidio per il territorio. In questi giorni ci siamo ritrovati i nomadi a pochi metri dalle scuole, dalle abitazioni. La polizia è intervenuta subito, ma il rischio è di vedere di nuovo i nomadi accampati qui a Covignano fra qualche giorno».

Non fa sconti anche il consigliere della Lega Matteo Zoccarato: «Noi siamo stati attaccati perché invocavamo le ruspe sui campi nomadi, per riportare sicurezza e decoro. A Rimini le ruspe si abbattono sui locali storici, facendo largo a campi nomadi abusivi... Come interverrà adesso il Comune? Mettendo altre barriere di cemento e sbarre, come avvenuto alla nuova Questura e a San Vito? Per di più tutto questo avviene mentre Palazzo Garampi va avanti con il progetto per le casette dei nomadi».

Nel frattempo i vigili sono intervenuti, come era stato annunciato, anche al parcheggio delle Befane occupato (di nuovo) da giorni dai nomadi. Martedì gli agenti hanno fatto sgomberate alcuni camper e roulotte che, fino a qualche giorno fa, si erano accampati alla nuova Questura. Subito dopo l’allontanamento delle famiglie sono arrivati gli operai Anthea per risolvere il problema una volta per tutte. Il Comune, per rendere inaccessibile l’area di sosta a tutti i mezzi, carovane comprese, ha fatto bloccare completamente gli ingressi con alcuni newjersey. Una misura drastica ma necessaria, visto che da alcuni mesi i nomadi si accampavano frequentemente nel parcheggio delle Befane, creando forti disagi ai clienti e ai dipendenti del centro commerciale.