"Non mi vaccinerò, a costo di perdere il lavoro"

Compirà 50 anni a giugno: "Super Green pass? Per me è un ricatto, continuerò a manifestare in piazza"

Massimo Cai è già stato sospeso dal lavoro per tre settimane a ottobre

Massimo Cai è già stato sospeso dal lavoro per tre settimane a ottobre

È pronto a sfidare l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 "pur di difendere i principi in cui credo". Massimo Cai, cinquant’anni da compiere il prossimo 27 giugno, sindacalista e autista di Start Romagna, è tra gli irriducibili che non vogliono arretrare di fronte al nuovo giro di vite in arrivo a partire da febbraio: nello specifico sono previste multe per chi ha superato la soglia dei 50 anni e non si è ancora sottoposto a vaccinazione anti-Covid.

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Cai, il governo si prepara a varare una nuova stretta, che interesserà soprattutto le persone over 50.

"Io compio gli anni il 27 giugno: il decreto, stando alle prime indicazioni, dovrebbe coinvolgere le persone nate fino al 15 giugno prossimo. Tuttavia non è assolutamente da escludere un ulteriore estensione del provvedimento, che anzi pare inevitabile. Molto presto, insomma, anche io mi dovrò confrontare con le nuove misure, anche se continuo a sperare nell’intervento di un’autorità extranazionale, vista l’assoluta follia di queste leggi".

Come intende comportarsi di fronte all’obbligo?

"Naturalmente non intendo cedere a quello che ritengo un ricatto bello e buono. La trovo una mancanza di rispetto, soprattutto perché coinvolge la sfera della salute. Una mancanza di rispetto non solo per noi che abbiamo dei dubbi sull’efficacia del vaccino, ma anche nei confronti di chi si è già vaccinato. Inoltre la considero anche una violazione delle libertà personali. Non mi vaccinerò".

Intende quindi pagare la multa?

"La sanzione di 100 euro di cui si parla in questi giorni è il meno. Il vero problema, dal mio punto di vista, è che gli over 50 per lavorare dovranno necessariamente possedere il Super Green pass. Per me significherà perdere il lavoro e rimanere senza stipendio. Altri lavoratori sono nella mia stessa identica situazione".

Se lo può permettere?

"Assolutamente no. Anche io ho una famiglia a cui provvedere. Nessun lavoratore dipendente può permettersi di rimanere senza stipendio. Non per questo intendo rinunciare ai miei valori. Porterò avanti la mia battaglia per vie legali, insieme a tanti altri. E continuerò a portare avanti la mia battaglia nelle piazze e durante le manifestazioni. D’altra parte ho già sperimentato sulla mia pelle cosa vuol dire non ricevere la busta paga".

È già stato sospeso dal lavoro?

"Per tre settimane ad ottobre. Naturalmente, oltre alla mia retribuzione, non ho maturato nemmeno contributi, tredicesima, quattordicesima, e ferie. Per questo motivo ho deciso di continuare a impegnarmi ed essere un portavoce di chi, come me, non trova giusto allinearsi a questi provvedimenti così restrittivi" .

l. m.