
Santarcangelo, acque agitate nel partito: "Manifesteremo il nostro dissenso"
Paola Donini resta al timone del Pd di Santarcangelo. Ma il partito naviga in acque agitate. Perché, se è vero che Donini è l’unica candidata alla segreteria comunale dem, la sua non è stata (come accaduto a Rimini e per la segreteria provincia) una candidatura unitaria. "Abbiamo voluto evitare uno scontro al congresso, per senso di responsabilità. Ma manifesteremo il nostro chiaro dissenso verso certi comportamenti della classe dirigente locale", tuonano in una nota i componenti della corrente più a sinistra del Pd. Quelli, per intenderci, che avevano sostenuto Elly Schlein alle primarie del Pd. L’accusa a Donini e alla sua corrente, quella che stava con Stefano Bonaccini e ha tra i suoi esponenti il sindaco Filippo Sacchetti e la consigliera regionale Alice Parma, è di essersi ricandidata senza consultare tutte le anime del partito.
Per Donini le cose sono andate diversamente. "Mi è stata chiesta la disponibilità a ripresentarmi e ho accettato con grande orgoglio – dice – per proseguire il bellissimo lavoro di consolidamento e rinnovamento avviato da anni. A Santarcangelo il Pd è cresciuto in tutto: tesserati, rappresentanza in consiglio comunale e in giunta, iniziative in città. Abbiamo trionfato alle elezioni, con la vittoria di Filippo Sacchetti al primo turno con quasi il 60% dei consensi e il Pd al 36,3% (percentuale più alta della provincia) e contribuito con oltre 2500 preferenze all’elezione della nostra ex sindaca Alice Parma a consigliera regionale". Al di là dei successi elettorali Donini rivendica "il forte rinnovamento, con la componente giovanile sempre più nutrita", le tante iniziative in città.
I fedeli di Schlein rimproverano l’assenza di confronto. "Credevamo possibile un accordo che andasse in direzione di una candidatura unitaria, avevamo lanciato inviti precisi. Tutto questo è stato impossibile per l’incomprensibile assenza di risposte, che sono arrivate quando erano irricevibili. Il senso di responsabilità ci ha spinto a non presentare una nostra candidatura per evitare un doloroso scontro. È una tregua responsabile. Resteremo nel partito come area per la sinistra che si riconosce nel progetto di Schlein. Lavoreremo al rilancio della presenza del Pd a Santarcangelo, perché in questi anni è prevalsa la tendenza a sostenere gli amministratori piuttosto che a essere protagonisti del progetto di città".